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IMMIGRAZIONE: BERTOLINI, GIRO VITE SU RICONGIUNGIMENTI

(ANSA) – ROMA, 3 LUG – Giro di vite sui ricongiungimenti familiari degli immigrati. Il governo, durante la discussione della commissione Affari Costituzionali della Camera sul decreto legislativo sui ricongiungimenti familiari, ha approvato una serie di limitazioni suggerite dalla parlamentare del Pdl Isabella Bertolini. "Si tratta di un giro di vite necessario – ha spiegato la parlamentare della maggioranza – per frenare l’invasione di extracomunitari attraverso un canale, quello dei ricongiungimenti familiari, spesso utilizzato per aggirare le leggi sull’immigrazione". "Le misure che il Governo si è dichiarato favorevole ad inserire nel decreto legislativo – spiega la Bertolini – consistono: nell’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per coprire eventuali spese sanitarie e assistenziali dei genitori ultrasessantacinquenni degli immigrati, che abbiano ottenuto il ricongiungimento, per evitare che i costi derivanti dall’arrivo di nuovi soggetti improduttivi, vadano ad aggravare ulteriormente le già esangui casse del sistema sanitario nazionale, con il rischio di far crollare il nostro sistema di welfare. E’ poi previsto più tempo per l’amministrazione (sei mesi e non 90 giorni) per esaminare e rispondere alle richieste degli immigrati extracomunitari, ma si è eliminata la clausola del silenzio-assenso: senza un’esplicita risposta da parte dell’amministrazione competente, la richiesta di ricongiungimento non potrà avere esito. Innalzamento, poi, del reddito minimo necessario per ottenere il ricongiungimento familiare: per ognuno è richiesto un reddito pari almeno all’ammontare dell’assegno sociale (421 euro mensili) e ciò per evitare di creare nel nostro Paese nuove sacche di povertà e di disagio al limite dei livelli minimi di sopravvivenza. Infine, per evitare e contrastare la crescita dei casi di poligamia nel nostro Paese, è stata introdotta la soglia della maggiore età per il coniuge da ricongiungere, ma soprattutto si è ottenuto l’impegno del governo a vigilare con maggiore attenzione e ad attivare i controlli necessari". "Con il parere approvato oggi, sul quale l’opposizione non ha trovato al proprio interno l’unità, abbiamo inviato un segnale importante: contrariamente a quanto avvenuto con il Governo Prodi, le frontiere italiane non sono più aperte a tutti. Da oggi tolleranza zero per chi voglia utilizzare i ricongiungimenti familiari per aggirare le leggi dello Stato italiano".(ANSA).

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