(ANSA) – ROMA, 7 MAR – Va al Trentino Alto Adige la "medaglia d’oro" per la buona disposizione all’integrazione degli immigrati presenti sul territorio. A rivelarlo è il quinto Rapporto degli Indici di integrazione degli immigrati in Italia, presentato oggi a Roma dal Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel)/ Organismo nazionale di coordinamento delle politiche di integrazione sociale degli immigrati. Subito dopo il Trentino Alto Adige si piazzano Veneto e Lombardia, a testimoniare che negli ultimi anni sono "sempre state le regioni settentrionali a offrire le condizioni di per sé più favorevoli per l’integrazione degli immigrati". Maglia nera invece a Basilicata, Puglia, Campania e Sicilia, che il Cnel definisce a "basso potenziale di integrazione". Tra le province al primo posto c’è Trento, all’ultimo Siracusa. L’indice di integrazione non coincide però con l’indice di presenza degli immigrati sul territorio nazionale: "Per numero di presenze, da anni ormai, la Lombardia e il Lazio sono ai vertici, con quasi un quarto e un sesto del totale delle presenze e, fondatamente, si parla di Milano e di Roma come capitali dell’immigrazione in Italia". (ANSA).
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IMMIGRAZIONE: CNEL, AL NORD LA MIGLIORE INTEGRAZIONE
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