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IMMIGRAZIONE: COMMISSIONE, UE E CDE SONO ISTITUZIONI DIVERSE

(ANSA) – ROMA, 30 LUG – In riferimento agli articoli comparsi oggi sui quotidiani italiani, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha voluto sottolineare che Consiglio d’Europa ed Unione europea sono due organizzazioni distinte. Ieri era stato presentato un rapporto del Consiglio d’Europa sulla base di una visita in Italia del commissario per i diritti umani dell’organizzazione che ha sede a Strasburgo, Thomas Hammarberg che ha avuto molto spazio sui media italiani. L’attuale Unione europea (Ue) nasce – ricorda la Commissione – con la Ceca (Comunità europea per il Carbone per il Carbone e l’Acciaio) nel 1951 e successivamente con la Comunità economica europea e quella dell’energia atomica (CEEA) nel 1957. Le competenze di queste organizzazioni sono molto più ampie di quelle del Consiglio d’Europa e la legislazione prodotta dalle istituzioni comunitarie è direttamente applicabile negli ordinamenti degli Stati membri. Con il Trattato di Maastricht (1992) è istituita l’Unione europea che insieme alle Comunità esistenti punta ad un’integrazione sempre più stretta tra gli attuali 27 Stati membri che ne fanno parte. Il Consiglio d’Europa invece – spieha la nota – è stato istituito con il Trattato di Londra il 5 maggio 1949. Ad oggi ne fanno parte 47 Stati membri, un numero più ampio di quello dell’Unione europea. Le sue finalità riguardano la tutela dei diritti umani fondamentali, il sostegno alla stabilità democratica, lo sviluppo dell’identità culturale europea, la ricerca di soluzioni a svariati problemi sociali (discriminazione delle minoranze, xenofobia, violenza nei confronti dei bambini). In quest’ultima ottica, si inquadra il rapporto Hammarberg a cui fa riferimento oggi la stampa italiana. L’attività del Consiglio d’Europa si basa sulla cooperazione intergovernativa. Pur collaborando tra loro, le due organizzazioni hanno dunque finalità, istituzioni e metodi di lavoro diversi. In proposito il vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani ha lanciato un appello alla stampa affinché "si evitino fraintendimenti facendo maggiore chiarezza poiché il rischio è di allontanare i cittadini dalle istituzioni dell’Unione europea". Tajani, che in seno alla Commissione europea è responsabile della politica dei trasporti ricorda, come spesso avviene, "che il Consiglio d’Europa non è un’istituzione dell’Unione europea". (ANSA).

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