(ANSA) – ROMA, 8 MAG – Più sostegno alla famiglia, maggiore programmazione degli enti locali, introduzione del mediatore culturale: sono alcune delle strategie contenute nel "Decalogo per un dibattito costruttivo" messo a punto dal Sei-Ugl per migliorare l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Negli ultimi sette anni sono stati circa 50 mila i minori stranieri non accompagnati che hanno raggiunto l’Italia. Di questi, 6.500 sono arrivati nel 2006, 1.335 sono sbarcati sulle coste. Il 73% ha un’età compresa tra i 15 e i 17 anni mentre il 25% tra i 7 e i 14 anni. Provengono dalla Romania (37%), dal Marocco (22%), dall’Albania (15%). Il decalogo del sindacato Ugl – realizzato insieme all’ università Popolare Upter e l’associazione culturale Puntoeacapo – sollecita, fra l’altro, una cabina di regia a livello istituzionale sulla materia; il potenziamento del ruolo delle organizzazioni dei lavoratori e delle imprese; un rafforzamento dell’attività di vigilanza ed ispettiva contro il lavoro nero; l’avvio di una campagna informativa nei paesi di origine sulle condizioni di vita, di studio e di lavoro in Italia. Per Renata Polverini, segretario generale dell’Ugl, "i minori più di altre categorie sono soggetti deboli. Se poi sono soli e stranieri il rischio di devianza è ancora più elevato, così come quello di finire nella rete della criminalità". Luciano Lagamba, presidente di Sei-Ugl, sottolinea invece la necessità di rafforzare l’azione sinergica della scuola, del sindacato, della famiglia, del privato sociale. (ANSA).
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IMMIGRAZIONE: DECALOGO SEI-UGL, PIU’ SINERGIA PER I MINORI
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