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IMMIGRAZIONE: FLUSSI; PATRONATI ACLI, NO PARTICOLARI PROBLEMI

(ANSA) – ROMA, 18 DIC – Si è svolta "senza particolari problemi" nelle sedi del Patronato Acli la seconda giornata dedicata all’invio telematico al ministero dell’Interno delle domande per assumere i lavoratori domestici provenienti dai Paesi "non riservatari". "Tutto ha funzionato molto meglio di sabato – spiega il vicepresidente del Patronato Acli Michele Consiglio – anche se nella prima ora si sono ripresentate le stesse lentezze del 15 dicembre. Poi però la situazione si è sbloccata e alle ore 10.30 avevano già terminato l’invio da tutte le nostre province". Quasi 9.000 le domande inviate questa mattina dal Patronato Acli, per circa 3.100 lavoratori dall’Ucraina, 1.250 dal Perù, 900 dall’India e altrettanti dalla Cina. Poche le posizioni scartate dal ministero, che sabato invece erano state circa mille su oltre 14 mila invii."Troppe – afferma il direttore generale del Patronato Acli Damiano Bettoni – e accompagnate da motivazioni spesso incomprensibili o non plausibili". Per definire il comportamento rispetto agli "scarti" e risolvere la questione della graduatoria delle domande, dopo i gravi ritardi nella procedura di sabato, il Patronato Acli, insieme agli altri Patronati, ha chiesto un incontro al ministro dell’Interno. Nel frattempo, la decisione presa è quella di sospendere la consegna di tutte le ricevute in attesa di una risposta chiarificatrice da parte del Ministero. La richiesta del Patronato Acli è che non venga costruita la graduatoria in base all’ora di arrivo delle domande, ma che si proceda con la verifica della regolarità del rapporto di lavoro agli sportelli per l’impiego e che poi il Governo faccia un nuovo decreto flussi. (ANSA).

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