(ANSA) – LONDRA, 12 GIU – L’immigrazione può causare difficoltà e tensioni in alcune comunità, ma ha reso più ricchi i sudditi di Sua Maestà che hanno aumentato il loro reddito pro-capite di almeno 2.000 euro negli ultimi 10 anni. E se i britannici si sentono a disagio per via delle più recenti ondate migratorie, per lo più dall’Europa dell’est, è perché molti posti di lavoro per i quali non hanno né le capacità, né la motivazione vengono assegnati ora agli stranieri. E’ questo il verdetto di un rapporto del ministero del Lavoro britannico, secondo il quale la posizione svantaggiata in cui si trovano molti lavoratori di nazionalità inglese non è dovuta ad una mancanza di lavori o di qualificazioni, ma ad "una serie di ragioni inerenti alle loro qualifiche e alla loro motivazione". Il rapporto si basa sulle statistiche nazionali, secondo le quali dal 2004 sono stati 700.000 i cittadini dell’Europa dell’est a trovare lavoro in Gran Bretagna, ma che nonostante ciò il loro arrivo non ha né aumentato la disoccupazione né diminuito i salari dei britannici. Proprio lo scorso anno, il numero di posti liberi ha raggiunto il tetto record di 680.000, a conferma del fatto che le opportunità di lavoro, anche per i britannici, sono molte. Secondo gli economisti del governo inoltre, ad essere danneggiate non sarebbero state nemmeno quei settori della società – come i giovani o i lavoratori privi di qualifiche – che si trovano a competere con i nuovi immigrati. Allo stesso tempo, sempre secondo lo studio, la recente ondata migratoria avrebbe contribuito migliorato la situazione economica dei britannici del 0,15% all’anno pro capite – ovvero di una media di poco più di 2.000 euro negli ultimi 10 anni – una cifra notevole, considerato che il reddito pro-capite è aumentato del 2,4% dal 1997 al 2004. Nonostante ciò, i problemi restano. Proprio ieri, quando ha presentato un nuovo piano del governo su come gestire l’immigrazione, il ministro per le Comunità Hazel Blears si è trovata ad ammettere che l’influsso di stranieri – dovuto proprio all’annessione dei nuovi stati membri dell’Ue – ha causato pesanti tensioni in diverse aree del Regno. "I servizi pubblici a livello locale sono sempre più sotto pressione perché non sono stati fatti piani che tenessero conto dell’aumento della popolazione. Controlli efficaci sull’immigrazione sono necessari per gestire il suo impatto sui servizi pubblici, sull’economia e sull’ambiente", ha detto il ministro ombra per le comunità, Eric Pickles. (ANSA).
IMMIGRAZIONE: GB; CAUSA TENSIONE MA RENDE PIU’ RICCHI
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