Berlino, 2 luglio 2018 – La crisi che minaccia la coalizione di governo tedesca guidata da Angela Merkel è solo in parte frutto del disaccordo sull’immigrazione con la Csu del ministro degli Interni Horst Seehofer: sullo sfondo vi sono anche le elezioni bavaresi del prossimo ottobre, in cui il partito “cugino” della Cdu potrebbe perdere la sua storica maggioranza assoluta. Lo scontro aperto tuttavia è arrivato dopo che Merkel ha rimandato al mittente la proposta di Seehofer di respingimento senza condizioni di quei migranti che risultino già registrati in altri Paesi europei, che la Csu ritiene peraltro la pura e semplice applicazione del Trattato di Dublino. Merkel di contro teme che una simile decisione – con i necessari controlli alla frontiera possa andare a discapito della zona Schengen e mini definitivamente il principio della solidarietà europea; senza contare che spostarsi troppo a destra potrebbe provocarle problemi con l’altro alleato di caalizione, i socialdemocratici della Spd. Seehofer aveva tuttavia dato alla Cancelliera l’ultimatum del primo luglio per trovare una soluzione europea che soddisfacesse le sue richieste: il Consiglio europeo della scorsa settimana tuttavia ha stabilito che il riaccoglimento dei migranti già rsgistrati sarebbe avvenuto su base volontaria.
Immigrazione. Germania, il governo della Merkel è appeso ad un filo
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