IMMIGRAZIONE: LIBRI? L’ITALIANO SI IMPARA GIOCANDO A CALCIO

(ANSA) – VENEZIA, 21 FEB – Niente libri, l’italiano si impara giocando a calcio. Il nuovo ‘modello’ di insegnamento della lingua italiana, messi da parte i libri, si affida al gioco del calcio per far apprendere ai bambini extracomunitari grammatica e sintassi con motivazione e allegria. "Gioco anch’io": questo il nome del progetto presentato al Municipio di Mestre in una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche i ragazzi protagonisti dell’attività didattica. Il progetto, realizzato nel corso dell’anno scolastico 2006-2007, é il frutto della collaborazione tra Comune di Venezia, Università Cà Foscari, Federazione Italiana Giuoco Calcio, l’ istituto scolastico "Giulio Cesare" e alcune associazioni. E’ stata creata una "scuola calcio interculturale" con obiettivi di apprendimento linguistico e di integrazione interculturale. Un esempio di come lo sport possa essere collante di esperienze – hanno sottolineato gli assessori comunali alla Scuola, alle Politiche educative e allo Sport – eliminando confini e barriere, e diventando, come la cultura o la musica, un elemento di unione e non di divisione. Un’esperienza da ripetere e che già da quest’anno avrà proprio a Venezia alcuni approfondimenti: il 15 marzo prossimo la Festa dello Sport Senza Frontiere e il 21 aprile un convegno nazionale sull’approccio alla multiculturalità nell’insegnamento della lingua italiana. (ANSA).