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IMMIGRAZIONE: MIGRANTI SU GABBIE TONNI A LARGO MALTA

(ANSA) – LAMPEDUSA (AGRIGENTO), 15 GIU – Mentre a largo di Malta la marina militare dell’isola-Stato salva decine di migranti aggrappati alle gabbie dei tonni dopo un naufragio e mentre sottufficali e militari della capitaneria di porto, carabinieri, poliziotti, finanzieri si prodigano per far sbarcare sulla banchina di Lampedusa i clandestini fermati o salvati sui barconi a largo dell’isola, sullo stesso molo del porto, vestita "all’araba", con un chador in testa, Angela Maraventano, vice sindaco lampedusano e senatrice della Lega Nord, mette in scena una protesta provocatrice e dice: "Voglio trovare un passaggio per Tripoli". La parlamentare leghista ha deciso di fare il percorso inverso e di sbarcare sulle coste nordafricane. "Ho chiesto ai comandanti delle motovedette della Capitaneria e della Guardia di Finanza – spiega – di accompagnarmi in Libia, ma si sono rifiutati. Adesso mi sto rivolgendo ai pescatori, sono sicura che qualcuno di loro mi aiuterà". La senatrice Maraventano, che più volte ha inscenato iniziative anti immigrazione, sottolinea anche di avere indossato il velo delle donne islamiche "per rispetto nei confronti della loro cultura". A Malta i clandestini salvati dalla marina militare sarebbero caduti in acqua da un barcone che si sarebbe spezzato a 50 km a sud dell’isola. I migranti – non si sa ancora il loro numero né se vi siano vittime – sono stati trovati aggrappati alle gabbie per la pesca dei tonni dopo l’allarme. Il mare nella zona é molto agitato. Una motovedetta ed un elicottero della marina maltese sono sullo specchio d’acqua e cercano altri naufraghi. Questa è la terza volta in una settimana che gruppi di immigrati hanno trovato salvezza aggrappandosi alle gabbie dei tonni nel Mediterraneo. Dopo tre giorni di tregua, invece, sono ripresi i viaggi della speranza verso la Sicilia di migranti evidentemente incuranti dei "tam tam" che giungono anche dall’altra parte del Mediterraneo sulle nuove norme che riguardano i clandestini. Sei imbarcazioni, che trasportavano complessivamente 325 extracomunitari, sono state avvistate e soccorse al largo di Lampedusa, in un’area compresa tra venti e trenta miglia a sud della costa. Il primo allarme è scattato stamane, quando un velivolo della Guardia di finanza ha avvistato tre imbarcazioni a circa 26 miglia dalla più grande delle Pelagie. Due guardacoste delle Fiamme gialle hanno raggiunto le imbarcazioni e trasbordato i 141 immigrati, tra cui 25 donne, due delle quali incinte, che all’arrivo sulla terraferma sono state caricate su un’ambulanza del 118 e trasportate al pronto soccorso. Con loro è stato accompagnato in ospedale un uomo che forse aveva una frattura alle gambe. Altre tre barche, con oltre un centinaio di clandestini, sono state soccorse a partire dalla tarda mattinata, dalla Guardia costiera, in uno specchio d’acqua a circa 20 miglia da Lampedusa. Inizialmente sono stati trasbordati 77 immigrati, comprese 19 donne, da due imbarcazioni. Successivamente una motovedetta ha raggiunto l’altro natante, un gommone di 11 metri, sul quale si trovavano 107 persone, tra cui 15 donne. Dopo le operazioni di trasbordo il mezzo si è diretto a Lampedusa, dove gli extracomunitari sono stati portati nel centro d’accoglienza dell’Isola.(ANSA).

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