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IMMIGRAZIONE: OLIVERO (ACLI), GOVERNO NON ASCOLTA CHIESA

ROMA
(ANSA) – ROMA, 23 SET – "Neppure più la Chiesa viene ascoltata da questo Governo sul tema dell’immigrazione". Lo ha detto il presidente delle Acli Andrea Olivero che critica duramente i provvedimenti assunti oggi dal Consiglio dei ministri. "Proprio ieri – ha osservato – il cardinale Bagnasco aveva chiesto ‘risposte positive’ per un’integrazione sociale a partire dalle domande di ricongiungimento familiare. Il Governo invece, insensibile a questi richiami così come altre tragiche vicende dei giorni scorsi a Milano o Castelvolturno, risponde con un inasprimento assolutamente ingiustificato dei requisiti per ottenere il ricongiungimento degli immigrati regolari con i propri familiari. Persino per i rifugiati, si predispone un inasprimento delle misure nei confronti dei richiedenti, quando ancora manca in Italia, unico paese in Europa, una legge che regoli seriamente il diritto d’asilo". Per Olivero, "il peggio è che queste misure restrittive non sono solo ingiuste, ma controproducenti. L’inasprimento delle procedure per l’entrata o la permanenza regolare nel nostro paese non fa altro che aumentare il tasso di immigrazione clandestina, aggiungendo ai nuovi arrivi, che sono tutt’altro che cessati, al contrario di quanto profetizzava in primavera il Governo, le situazioni di ritorno alla clandestinità causate dalla lentezza burocratica". E poi: "ostacolare il ricongiungimento familiare significa boicottare lo strumento principale di integrazione sociale degli stranieri". (ANSA).
MAS/ S0A QBXB

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