Stefano Camilloni
(ANSA) – BRUXELLES, 23 SET – " Per tutta la giornata abbiamo assistito a una serie di dichiarazioni del ministro Maroni e del commissario Barrot che, mi dispiace per gli interessati, non hanno sgombrato il campo da equivoci". Per l’europarlamentare Maria Grazia Pagano (Pse), membro della commissione libertà civili e giustizia, "visto anche che sono mesi, almeno dal vertice di Nizza, che i due cercano di coordinarsi, chiedo loro di risparmiarci la prossima puntata di questa telenovela e di sapere una volta per tutte chi ha ragione". "I decreti del Governo Berlusconi sul ricongiungimento familiare e sulle richieste di asilo – chiede Pagano – violano o non violano il diritto comunitario? Ad esempio, la richiesta dell’esame del DNA da effettuarsi a spese del richiedente il ricongiungimento familiare è compatibile o non è compatibile con il diritto dell’Unione ? Inoltre, perché il commissario Barrot dice al ministro Maroni – conclude Pagano – che il decreto italiano sul ricongiungimento è compatibile mentre alla mia interrogazione scritta dello scorso luglio risponde, invece, che l’esame del DNA non può essere fatto a spese del richiedente, come Maroni vorrebbe ? ". (ANSA).
