(ANSA) – MILANO, 1 DIC – Un presidio per chiedere la cancellazione della convenzione tra Stato e Poste Italiane per il rinnovo del permesso di soggiorno, trasferendo l’iter delle pratiche agli enti locali, si è svolto stamani, in piazza Cordusio, davanti alla sede delle Poste italiane. Il sit-in è stato organizzato dalla Rete migrante di Milano nell’ambito di un’iniziativa nazionale che ha visto allestire presidi nelle principali città italiane. Sostenuta da alcune associazioni umanitarie, dal sindacato dei lavoratori (Sdi) e dal gruppo consiliare regionale di Rifondazione comunista, la protesta ha raccolto consensi tra gli extracomunitari del capoluogo lombardo. Questi ultimi, che hanno partecipato con amici e famiglie, hanno denunciato "la lungaggine burocratica del rinnovo dei permessi di soggiorno come la madre di tutti i problemi" "A causa del protocollo con le Poste – hanno spiegato – i rinnovi dei permessi hanno avuto tempi lunghissimi e hanno continuato ad alimentare insicurezza, paura, precarietà e lavoro nero, non eliminando comunque il vecchio legame con la Questura". Al centro delle polemiche sono finiti anche il decreto flussi 2007 (considerato come "una farsa") e la Legge Bossi-Fini. "Il provvedimento – hanno spiegato gli extracomunitari – è ancora in vigore e questo governo non sembra avere la volontà di abrogarlo né di superarne gli aspetti più discriminatori".(ANSA).
IMMIGRAZIONE: PERMESSO SOGGIORNO, SIT-IN CONTRO ACCORDO POSTE
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