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IMMIGRAZIONE: PITTELLA, UE NON VUOLE REATO CLANDESTINITA’

(ANSA) – ROMA, 6 GIU – "La direttiva sui rimpatri dei clandestini in Europa non c’entra nulla con il reato di immigrazione clandestina proposto dal governo italiano". Lo precisa il capo delegazione del Pse al Parlamento europeo, Gianni Pittella, in un Forum all’ANSA. "Siamo assolutamente contrari all’introduzione in Italia di questo reato la cui sanzione, la detenzione, è assolutamente eccessiva rispetto alla dimensione amministrativa del reato stesso. Oltre a questo c’é un aggravante – precisa Pittella – che è quella di andare a sovraccaricare ulteriormente le strutture carcerarie italiane che già vivono una soluzione di caos". "La strada maestra per contenere questo problema non è questa, che appare più come una battaglia di bandiera -sottolinea l’esponente del Pse all’Euroassemmblea- ma quella di fare un accordo con i paesi da cui provengono gli immigrati clandestini, programmando i flussi a livello europeo". In sostanza, secondo secondo Pittella,la questione va affrontata con una discesa in campo pesante e reale dell’Europa. "I flussi vanno gestiti a livello di tutti i paesi europei, stabilendo l’ingresso di manodopera non solo sotto il profilo quantitativo ma anche qualitativo, selezionando cioé i profili che occorrono all’interno dei diversi sistemi economici". Accanto a questo va fatto un pesante lavoro di intelligence. "E’ ovvio che se noi stabiliamo che il flusso deve essere di un certo numero di persone – precisa Pittella – e tra queste si intrufolano quelle che vengono a delinquere, questo può essere evitato solo con una forte azione di intelligence dei vari paesi interessati". Quello che Pittella auspica è dunque un salto di qualità nella programmazione dell’immigrazione in Europa, superando la fase della bilateralità dei rapporti tra Stati e facendo entrare in campo l’Unione Europea. "Per questo serve l’Europa – sottolinea -: per dare una risposta sopranazionale ad un fenomeno, come quello della programmazione dei flussi di migranti, che è sopranazionale".(ANSA).

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