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IMMIGRAZIONE: RONCHI, BUCAREST RASSICURATA, HA COMPRESO

(ANSA) – BUCAREST, 10 GIU – ”Solidarieta’ e legalita”’: la definizione usata dal ministro per le politiche europee Andrea Ronchi per illustrare l’approccio del governo nei confronti dei lavoratori stranieri in Italia e’ piaciuta alle autorita’ di Bucarest, preoccupate di una presunta impronta anti romena del pacchetto sicurezza e oggi concordi nel sentirsi”rassicurate”. Ronchi, oggi in visita in Romania dopo che ieri si erano incontrati a Roma il ministro degli Esteri Franco Frattini e il collega romeno Lazar Comanescu, e’ ”soddisfatto” per ”l’inversione di tendenza” che le autorita’ romene hanno manifestato una volta compreso che ”la realta’ reale e’ diversa dalla realta’ raccontata” e magari, a volte, manipolata. Una comprensione dovuta, secondo Ronchi, all’intenso scambio di visite e di contatti (venerdi’ era stato qui anche il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola) che hanno chiarito molti punti. E che culmineranno con il vertice intergovernativo di luglio concordato ieri da Frattini e Comanescu. ”Non ci saranno modifiche sull’ispirazione culturale del pacchetto sicurezza”, ha precisato Ronchi al collega romeno Adrian Ciocanea, dando ampie assicurazioni sulla sua compatibilita’ con la normativa europea. E anche se il ministro romeno ha ”una serie di riserve” di ”carattere procedurale”, e’ convinto che ”e’ fondamentale lavorare insieme” per la sicurezza, cosi’ come il ministro degli esteri Comanescu – che Ronchi ha incontrato sempre oggi – si e’ convinto che ”chi delinque non ha passaporto”. Soddisfazione e ottimismo da entrambe le parti dunque, ma soprattutto concretezza. Per il governo di Calin Tariceanu e’ prioritario che non venga criminalizzata la comunita’ romena in Italia e sa benissimo che ogni reato compiuto da un cittadino romeno o rom si ripercuote inevitabilmente sull’immagine del Paese e sul grado di integrazione in Italia. E’ quindi chiaro l’interesse a cooperare, anche a livello di polizia, per evitare casi come quello dell’omicidio Reggiani. Sono finora mille i romeni arrestati e duemila quelli fermati grazie alla task force congiunta italo-romena. Per i risultati ottenuti Ronchi ha ringraziato pubblicamente il capo della polizia Manganelli e il suo collega romeno. Ma, soprattutto, Ronchi ha spiegato che le misure previste nel pacchetto sicurezza non sono dirette contro ”un’etnia” ma mirano a combattere i reati e i comportamenti illeciti dei singoli, mettendo bene in chiaro che occorre ”cancellare dall’Europa qualsiasi ombra inquietante di razzismo e di xenofobia”. L’altro punto che sta a cuore a Bucarest, e che viene sistematicamente ripetuto ad ogni incontro, ad ogni dichiarazione, e’ che i romeni sono cittadini comunitari e che, quindi, sulla libera circolazione non si discute. ”Mai pensato di sospendere o mettere in discussione Schengen” risponde Ronchi, specificando anche l’importanza di una ”linea comune dell’Europa” nella lotta all’immigrazione clandestina extracomunitaria. ”Apprezzo l’accordo tra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy su una filosofia comune europea nei confronti dell’immigrazione”, dice ai suoi interlocutori, riferendosi all’incontro di ieri tra il cancelliere e il capo di Stato francese durante il quale si e’ concordato sulla necessita’ di evitare sanatorie di grandi numeri di clandestini extracomunitari .E incassa il si’ di Bucarest con poche, chiare parole del segretario di Stato per gli affari europei: ”siamo un Paese di frontiera e stiamo difendendo una parte molto grande dei confini dell’Unione europea”. E per finire, lo scambio di auguri in vista della partita Italia-Romania di venerdi’ sera per gli europei 2008. 

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