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IMMIGRAZIONE: SENZA ESITO RICERCHE DISPERSI LARGO MALTA/ANSA

CONTINUANO SBARCHI, 200 MIGRANTI IN SARDEGNA 66 IN SICILIA


PALERMO
(ANSA) – PALERMO, 28 AGO – Non hanno dato esito, finora, le ricerche dei 70 migranti dispersi, a largo di Malta, nel naufragio del gommone con cui tentavano di raggiungere le coste italiane. Nelle operazioni di soccorso, riprese questa mattina, sono impegnati due elicotteri tedeschi, di stanza a La Valletta nell’ambito della missione Frontex dell’Unione Europea, un aereo e due motovedette maltesi. La scorsa notte, l’equipaggio di un elicottero aveva avvistato i corpi di tre persone, ma le cattive condizioni del mare non ne hanno consentito il recupero. L’ennesima tragedia del mare, a cui sono sopravvissute solo otto persone, tra cui un ragazzo di 15 anni, non ha fermato però gli sbarchi: 64 immigrati sono approdati stamani sulle coste siciliane, mentre altri 200 nordafricani sono riusciti a raggiungere la Sardegna. I migranti, che viaggiavano su dieci piccole imbarcazioni che a causa del mare mosso rischiavano di capovolgersi, sono stati soccorsi al largo di Capo Teulada da quattro mezzi della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza dopo essere stati avvistati dalla Marina Militare. Due gli sbarchi in Sicilia: un "legno" con 55 persone, tra cui sei donne, è stato intercettato dalle Fiamme Gialle a 10 miglia a sud di Lampedusa; in nove, invece, sono stati bloccato a terra a Punta Braccetto, nel ragusano. Restano invece nei centri di detenzione di Safi e Lyster, a Malta, gli otto superstiti del naufragio. Ai soccorritori hanno raccontato di essere partiti, giovedi scorso, dalla Libia e di avere esaurito subito i viveri. Il gommone, dopo avere perso il motore, è rimasto in balia del mare in tempesta. In 70 sarebbero finiti in acqua, sbalzati dalle onde, mentre altri otto naufraghi sono rimasti disperatamente aggrappati a ciò che restava del gommone, fino all’arrivo di un peschereccio maltese. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, intanto, da Ginevra esorta le autorità maltesi "a fornire assistenza medica e psicologica ai superstiti". L’Unhcr chiede inoltre a Malta di ampliare le ricerche dei 70 dispersi. Il responsabile dell’ufficio dell’Unhcr a Malta, Neil Falzon, ha già incontrato gli otto sopravvissuti che sono ancora sotto choc e in pessime condizioni di salute. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ritiene che "queste persone estremamente traumatizzate, tra le quali vi potrebbero essere rifugiati e richiedenti asilo, non debbano essere detenute ma possano usufuire do cure mediche e di un sostegno adeguato che comprenda l’assistenza psicologica". L’Unhcr sollecita inoltre le autorità maltesi "a proseguire le operazioni di ricerca dei dispersi". In particolare, il vice Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati L. Craig Johnstone , si dice "addolorato per questa tragedia" e lancia un monito affinché "vengano affrontare le cause profonde che spingono le persone a migrare, offrendo protezione internazionale a coloro che ne hanno bisogno". (ANSA).

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