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IMMIGRAZIONE:ARCI, IN UN LIBRO LE PAROLE CHE CREANO RAZZISMO

(ANSA) – ROMA, 15 MAG – Ci sono diversi modi per essere razzisti oggi in Italia. Soprattutto con le parole. Anzi, sarebbe proprio "il lento lavorio delle parole razziste, non solo nei grandi circuiti dei media, ma soprattutto in quelli del minuto transito quotidiano di massa, a creare i presupposti delle pratiche razziste". E’ questa la tesi del libro "Lessico del Razzismo democratico Le parole che escludono", edito da Derive Approdi, presentato oggi a Roma su iniziativa dell’Arci. L’autore, Giuseppe Faso, si propone, attraverso l’analisi del linguaggio, "di quello sguaiato e volgare da strada come di quello colto e raffinato degli intellettuali, dei giornalisti, dei sociologi", di individuare e parole e frasi portatrici di germi di razzismo. Frasi che con la loro diffusione insinuano nel comune pensare e parlare della gente opinioni e concetti di matrice discriminatoria verso gli stranieri. "Un libro quanto mai attuale – ha detto Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell’Arci – anche se noi avevamo intitolato questo progetto ‘le parole che escludono’ e oggi si potrebbe dire le parole che uccidono visti gli attacchi ai campi rom di Napoli e gli altri in giro per il paese. Attacchi che io non ritengo siano gli unici visto il clima che continua ad essere coltivato. Ci si deve porre il problema delle conseguenze di un linguaggio che ha un peso e orienta le azioni delle persone, non solo il loro pensiero. Si sono aperte le gabbie: quella parte di violenza razzista, mai scomparsa ma tenuta a bada dalla costituzione, oggi è libera di circolare. Speriamo di fare previsioni sbagliate: ma ritengo che oggi la democrazia nel nostro paese è molto a rischio". (ANSA).

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