in

IMMIGRAZIONE:CURE PER CLANDESTINI;OPERATORI, NO PROPOSTA LEGA

(ANSA) – BOLOGNA, 31 OTT – "Indignazione e assoluta contrarietà" rispetto alla proposta presentata dalla Lega nord di emendare l’articolo 35 del Testo unico sull’immigrazione che garantisce l’accessibilità delle prestazioni sanitarie agli stranieri che non sono in regola con il permesso di soggiorno. A esprimersi così sono gli operatori di alcuni ambulatori sanitari attivi in varie città (Genova, Bologna, Pisa, Roma e Siena), uniti in un appello per chiedere il ritiro dell’ emendamento. Come spiegano in una nota, l’emendamento sopprime il comma 5, che prevede che "l’accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno, non può comportare alcun tipo di segnalazione alle autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano". E, modificando il comma 4, introduce l’obbligatorietà della segnalazione alle autorità per gli stranieri che non paghino la prestazione. Gli operatori sanitari ne chiedono, quindi, il ritiro "innanzitutto come cittadini, indignati di fronte alla palese violazione di un diritto sancito dalla Costituzione che, all’ articolo 32, tutela la salute in quanto diritto fondamentale dell’individuo e non legato alla cittadinanza, e garantisce cure gratuite agli indigenti". E sottolineano come "il provvedimento sia non solo deleterio per la salute degli individui e della collettività, ma anche lesivo dell’ indipendenza e dell’etica professionale e tenda a incrinare irrimediabilmente il fondamentale rapporto di fiducia tra paziente e curante". Un provvedimento "del tutto ingiustificato dal punto di vista economico", continua l’ appello, perché "il differimento delle cure essenziali non può che comportare un aggravio dei costi, derivanti dalle sequele patologiche e dalle conseguenze sociali della malattia". (ANSA).

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Cittadini Ue: serviranno più soldi per rimanere in Italia

IMMIGRAZIONE: VENETO, NASCE PATTO TRA VENETI E STRANIERI