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IMMIGRAZIONE:DUOMO OCCUPATO, GIORNATA TENSIONE A NAPOLI

(ANSA) – NAPOLI, 28 LUG – Il Duomo di Napoli occupato per nove ore, tafferugli con la polizia con un ferito e tre fermati, accuse di razzismo ed intolleranza contro il governo, la polizia, la Chiesa, ed il Comune di Napoli. E’ il bilancio della protesta di un centinaio di immigrati africani, appoggiati da centri sociali, Rdb, e Cgil, che giovedì scorso, in seguito ad un incendio, erano stati sgomberati dallo stabile che occupavano nel quartiere di Pianura. Una soluzione è stata trovata in serata dopo che gli immigrati hanno lasciato la Cattedrale. Il Duomo solo il 15 luglio era stata teatro di un’ altra occupazione dei Comitati anti-discarica di Chiaiano e dei No Global. Stamattina poco dopo le 7.30 immigrati e no-global sono entrati a gruppetti, sorprendendo gli addetti alla sicurezza. La polizia ha tentato una mediazione ed il sindaco Rosa Russo Iervolino si è detta disponibile ad incontrare gli immigrati, ma questi ultimi hanno rifiutato di lasciare il Duomo senza garanzie precise. Venerdì scorso il tentativo del Comune di trasferirli nella scuola media "Pasquale Scura", ai Quartieri Spagnoli, aveva provocato la violenta protesta di circa 200 persone, ed il trasferimento era stato alla fine bloccato. Mano a mano che l’ ora di chiusura del Duomo si avvicinava la tensione è salita. Alle 12.40 la polizia ha cercato di identificare due immigrati all’esterno della Cattedrale. Uno di essi ha reagito vivacemente. Ne è nato un parapiglia, con la polizia circondata da una cinquantina di manifestanti. Un immigrato ivoriano, Musa Boure, è stato caricato a forza su un furgone e trasferito in Questura. Con lui sono stati fermati una capoverdiana, Celeste Ramos, sindacalista della Uil immigrati, ed un connazionale Francisco Ramos, 39 anni. La donna, rilasciata con gli altri qualche ora dopo, ha detto di aver subito violenza dalla polizia, che le avrebbe schiacciato un piede, Ramos, invece, ha detto ai giornalisti di non aver subito alcuna violenza. Dure le accuse di Rdb, Cgil, No Global e dell’ assessore comunale Giulio Riccio nei confronti della polizia per Boure, che è stato medicato in ospedale per contusioni e lievi ferite. Dopo gli incidenti gli immigrati sbarrano la porta del Duomo. In un clima infuocato volano accuse ed insulti per il "governo fascista" e la polizia, ma anche per il Comune di Napoli ed il Cardinale Sepe, accusato di aver chiesto un intervento di forza. A dare man forte ai manifestanti arrivano i disoccupati dell’ Udo e militanti di Rifondazione comunista. Arriva anche l’ assessore alle politiche sociali del Comune Giulio Riccio, di Rifondazione comunista, protagonista di un violento battibecco con il direttore della Caritas, Mons. Domenico Romano, e l’ assessore provinciale Isadora D’ Aimmo. Nella Cattedrale si svolgono lunghe discussioni tra gli africani, guidati dal responsabile immigrazione delle Rdb Abou Soumahoro, ivoriano, i sindacalisti della Cgil, ed i no-global. Solo dopo il ritorno di due dei fermati e le garanzie sulle condizioni di salute del terzo manifestante, alle 16.40 la Cattedrale viene liberata. In corteo, protetti da un cordone di No Global e Rifondazione comunista, gli immigrati vanno a Palazzo San Giacomo. Per loro c’é una soluzione a termine. Vanno in alcuni alberghi della zona Stazione donne e bambini, una trentina, ed in un centro della Provincia ai Quartieri Spagnoli gli altri, circa 70. A fine settimana dovrebbero essere trasferiti tutti in una palazzina del Comune nel quartiere Poggioreale.(ANSA).

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