(ANSA) – ROMA, 28 OTT – La legislazione italiana è "tra le più avanzate" nel settore del contrasto al traffico di esseri umani e l’attenzione sul fenomeno è alta, come dimostrano i circa 200 procedimenti giudiziari annui; tuttavia, senza una rafforzata cooperazione internazionale, è difficile svolgere indagini nei paesi di provenienza e questo fa sì che venga colpita soprattutto la bassa manovalanza. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, sentito oggi dal Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Grasso, si legge in una nota del Copasir, "ha fornito un rilevante contributo all’approfondimento che il Comitato parlamentare per la sicurezza sta compiendo sul tema della tratta degli esseri umani", evidenziando "come la legislazione italiana sia tra le più avanzate, essendo essa in piena sintonia con la convenzione di Palermo, con annesso protocollo, e anticipando anche i principi ispiratori della convenzione del Consiglio d’Europa". A partire dal 2004, sottolinea il Copasir, "si sono registrati circa duecento procedimenti giudiziari l’anno, dato dal quale si evince che l’attenzione sul fenomeno è stata alta da parte degli organi inquirenti". Tuttavia, ha evidenziato il procuratore nazionale antimafia, "la difficoltà di svolgere indagini nei paesi di provenienza fa sì che si colpisca prevalentemente la bassa manovalanza del crimine, senza giungere alla incriminazione degli organizzatori. E’ quindi indispensabile, per il dottor Grasso, determinare le condizioni per rafforzare la cooperazione internazionale, anche attraverso l’introduzione di specifiche normative finalizzate a tale scopo". (ANSA).
IMMIGRAZIONE:GRASSO, OGGI RIUSCIAMO COLPIRE SOLO MANOVALANZA
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