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IMMIGRAZIONE:MORTO CPT;POLMONITE,E’POLEMICA SU SOCCORSI

(ANSA) – TORINO, 25 MAG – Asfissia improvvisa da polmonite fulminante: sarebbe questa la causa della morte di un immigrato clandestino ospite nel Cpt di Torino, inaugurato pochi giorni fa. Una morte inattesa, dunque, preceduta solo da un forte mal di gola della sera precedente. Alcuni suoi compagni sostengono che l’uomo non sarebbe stato soccorso tempestivamente, oppure curato sbrigativamente durante la notte. Accuse che la direzione del centro respinge, ricordando che i 9 medici del Cpt si alternano per assicurare il servizio 24 ore su 24. E che nessuno degli ospiti si sarebbe accorto fino al mattino che Hassan Nejl, ma il nome potrebbe essere un alias, 36 anni, originario del Marocco, era morto. Tanto basta a innescare le polemiche – soprattutto in un momento reso "caldo" dall’approvazione del pacchetto sicurezza – e la richiesta di Prc, Sd e Radicali di accertare la verità. L’autopsia disposta dal magistrato contribuirà a farla emergere, ma intanto, fin da domani, si prevedono visite di esponenti politici al Cpt torinese: le hanno annunciate l’europarlamentare Prc Vittorio Agnoletto e i parlamentari di radicali italiani Donatella Poretti e Bruno Mellano. La storia di Hassan Nejl la conosce bene il direttore del centro affidato alla gestione della Croce Rossa Italiana, Antonio Baldacci: "E’ arrivato al centro ed è stata accertata la sua tossicodipendenza. Per questo era stato affidato alle cure del Sert che lo stava sottoponendo a una terapia a base di metadone, ma non ha mai accusato alcun malore. Il metadone, tra l’altro, lo abbiamo sempre al centro", dice riferendosi anche alle preoccupazioni manifestate dal presidente nazionale della Cri Massimo Barra, che ha rivolto un appello ai responsabili perché tutti i centri siano sempre dotati di questo genere di farmaci. "Venerdì verso le 21:30 ha accusato un mal di gola ed é stato visitato da uno dei nostri medici che gli ha somministrato un medicinale per questo. Due ore dopo il personale della nostra ambulanza, di ritorno da un servizio, ha parlato con lui: era sveglio, lucido e stava andando a dormire. Solo verso le 9:15 di sabato siamo stati avvisati dai suoi compagni che non si muoveva più. Siamo andati a vedere ed era morto. Non ci è rimasto che chiamare il medico legale, secondo il quale la morte sarebbe sopraggiunta circa 5 ore prima per asfissia improvvisa da polmonite fulminante". Diversa la versione di alcuni ospiti i quali parlano di febbre alta che l’uomo avrebbe avuto per tutta la giornata di venerdì, di richieste di aiuto rimaste inascoltate durante la notte e della promessa che un medico si sarebbe occupato di lui al mattino. "Ma a verbale – dice il direttore del centro – c’é anche la testimonianza di un suo compagno che dice di non essersi accorto di niente durante la notte. E le richieste di aiuto le avremmo sentite non solo noi, ma anche le forze dell’ordine che presidiano il centro. Tra l’altro la struttura è dotata di citofoni per dare l’allarme in ogni momento". I consiglieri comunali di Prc e Sd di Torino, intanto, hanno chiesto che gli ospiti del Cpt testimoni dell’agonia di Hassan Nejl non vengano allontanati dalla struttura. (ANSA).

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