Roma, 23 marzo 2022 – Il tribunale collegiale di Imperia ha ammesso l’incompetenza territoriale presentata dalla difesa degli imputati. Così ha fatto trasferire a Cuneo l’inchiesta sulla presunta frode rispetto ai contributi statali destinati ai migranti, nella gestione dei centri di accoglienza di Sanremo e Vallecrosia.
Trasferita da Imperia a Cuneo l’inchiesta per frode sui fondi statali destinati ai migranti
A prendere la decisione è stato proprio il tribunale collegiale di Imperia, presieduto da Carlo Alberto Indellicati. L’istanza deriva dal fatto che il reato più importante ipotizzato, l’autoriciclaggio, era stato commesso proprio a Cuneo. Lì, secondo l’accusa, venivano investiti i soldi illecitamente percepiti. Per questo motivo il tribunale ha scelto di trasferire gli atti ai colleghi, che apriranno una nuova fase di istruttoria dell’operazione Patroclo che, a luglio 2019, portò in carcere quattro persone. Di queste, alcuni erano soci occulti della cooperativa sociale Caribu. I personaggi chiave di questa inchiesta sono Gianni Morra, 65 anni, di Cuneo, e la sua fidanzata, Manuela De Mila, 51 anni, di Asti. Poi ancora Guido Tabasso, 70 anni, avvocato di Torio, con il ruolo di consulente e Antonella Morra, 61 anni, residente a Cuneo, nonché sorella di Gianni.
A vario titolo, gli indagati sono accusati di truffa, frode e autoriciclaggio. Secondo l’accusa, avrebbero trattenuto dal 50 al 70% dei contributi destinati ai migranti e gonfiato il numero di assistiti per ottenere maggiori contributi. Per risparmiare, poi, pare dessero alle persone nei centri da mangiare delle frattaglie.
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