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Impronte digitali prese con la forza, il governo scrive una nuova norma

Alfano prepara un disegno di legge sugli hotspot che comprenderà anche il  “rilevamento forzoso” per le identificazioni. Informati i sindacati di Polizia, ecco la circolare

 

Roma – 17 marzo 2016 – All’Europa che chiede il 100% delle identificazioni di migranti e profughi, il governo risponde con l’uso della forza. I poliziotti potranno presto costringere chi arriva in Italia a farsi fotografare il volto e scannerizzare le impronte digitali. 

Ancora non è chiaro in che misura il fine potrà giustificare i mezzi, come e secondo quale gradazione questi mezzi di coercizione andranno usati, nè come l’uso della forza si sposerà con il rispetto della dignità e dell’incolumità fisica di migranti e profughi. Si sicuro però, ci vorrà un legge ad hoc, che è in arrivo, come ha anticipato ieri ai sindacati di polizia il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno.

“Per opportuna conoscenza – si legge in una circolare firmata dal direttore dell’ufficio per le relazioni sindacali – si comunica che è in corso di predisposizione una norma sugli “hot spot” volta a disciplinare il soccorso, la prima assistenza, l’identificazione nonché il rilevamento fotodattiloscopico e segnaletico, anche forzoso, dei migranti”. “Sarà inserita nello schema di disegno di legge recante disposizione in materia di protezione internazionale, in avanzato stato di predisposizione, che sarà sottoposto all’esame di un prossimo Consiglio dei Ministri”.  

Il disegno di legge dovrà dare copertura giuridica agli hot spot, i centri di identificazione che ancora galleggiano pericolosamente in un limbo, a scapito della tutela dei diritti di chi ci finisce dentro. Il governo dovrebbe inserirlo in un pacchetto che conterrà anche la cancellazione del reato di clandestinità.

Il ministro Alfano ha confermato la novità. “Ci sto lavorando. Ho ho messo allo studio una norma sulla gestione degli hotspot, per risolvere alcune possibili difficoltà”. È “articolata” e “riguarda diversi aspetti, compreso  quello dell’uso della forza nei confronti di coloro che si rifiutano di sottoporsi al fotosegnalamento che è obbligatorio per il nostro ordinamento e quello europeo. Stiamo valutando dove inserirla”.

Elvio Pasca

 

 

“No, please, no…”, la drammatica identificazione dei profughi VIDEO

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