Roma, 1 luglio 2022 – «Prosegue l’impegno del Viminale sul rafforzamento dei canali legali di ingresso sul territorio per rifugiati e vulnerabili», ha dichiarato Francesca Ferrandino, capo dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del ministero dell’Interno con riferimento all’arrivo a Fiumicino di 95 persone vulnerabili in attuazione del protocollo firmato ad aprile 2021 dai ministeri dell’Interno e degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e da Unhcr, Comunità di Sant’Egidio, FCEI e Tavola Valdese, che unisce le buone prassi delle evacuazioni di emergenza e dei corridoi umanitari e che riguarderà 500 persone in totale.
«Quest’ultimo arrivo dalla Libia è il tangibile risultato della fruttuosa cooperazione tra pubblico e privato che contraddistingue ormai da anni l’azione dell’Italia in materia di canali legali di accesso. I corridoi umanitari dalla Libia rappresentano una risposta concreta ai bisogni di rifugiati particolarmente vulnerabili in un contesto di crisi protratta sul quale rimane alta l’attenzione delle istituzioni», ha detto il prefetto.
Si tratta di migranti costretti a fuggire dal proprio paese, tra cui bambini, donne vittime di tratta, sopravvissuti alla violenza e alla tortura e persone in gravi condizioni di salute, individuati dall’agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr) in Libia, anche su indicazione della Comunità di Sant’Egidio e della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI).
Le persone viaggiano con un volo charter dell’Unhcr e successivamente all’arrivo a Fiumicino saranno accolte da Comunità di Sant’Egidio, FCEI e Tavola Valdese, per l’inserimento in un percorso di integrazione in Italia secondo il modello dei corridoi umanitari.
I dati dell’Unhcr
Dal 2017, l’Unhcr ha evacuato o reinsediato 6.145 rifugiati e richiedenti asilo dalla Libia, di cui 997 in Italia.
Le evacuazioni erano riprese a novembre 2021 dopo un anno di interruzione dovuto al divieto dei voli umanitari da parte delle autorità libiche.
L’Unhcr stima che nel 2023 globalmente più di 2 milioni di rifugiati avranno bisogno di reinsediamento; si tratta di un aumento del 36% rispetto al fabbisogno del 2022, che riguarda 1,47 milioni di persone.