Ecco dove può andare chi ha il permesso o attende il rinnovo. Feste in Italia per chi aspetta la regolarizzazione
Roma – 10 dicembre 2009 – Portafogli e lavoro permettendo, molti stanno programmando un viaggio per le vacanze di Natale, magari per riabbracciare le famiglie rimaste nel Paese d’origine.
Chi ha un permesso di soggiorno valido può tornare in patria e quindi rientrare in Italia quando vuole, senza particolari formalità.
È libero poi di spostarsi per turismo, senza chiedere visti, in tutti i Paesi Schengen: Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Austria, Grecia, Danimarca, Finlandia, Svezia, Islanda, Norvegia, Slovenia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Malta, Svizzera. Se invece sceglie un Paese non Schengen, deve verificare se in base agli accordi con il proprio Paese d’origine ha bisogno di un visto per visitarlo.
Qualunque sia la meta, occorre portare con sé il permesso di soggiorno, indispensabile per rientrare in Italia.
Più vincolate le vacanze di chi ha chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno. Il viaggio di andata o di ritorno tra l’Italia e il proprio Paese d’origine non deve prevedere il passaggio o scali in un Paese Schengen. Bisogna portare con sé il passaporto, la fotocopia del permesso scaduto e la ricevuta dell’ufficio postale (cedolino), che verranno timbrati dalla polizia.
La procedura è simile per chi attende il primo permesso di soggiorno dopo essere arrivato qui con i flussi o tramite un ricongiungimento familiare. In questo caso, insieme a cedolino e passaporto, deve esibire il visto rilasciato dal consolato che specifica il motivo del soggiorno in Italia.
Niente viaggi all’estero, infine, per le colf e le badanti che attendono la regolarizzazione, perché la ricevuta delle domanda non è un documento valido per passare la frontiera.
Elvio Pasca