L’assessore Oscar De Bona: un’opportunità di affermare il valore dell’integrazione e produrre ricadute positive su tutta la comunità.
VENEZIA – Il primo esempio in Italia di Patto di Accoglienza, uno strumento con il quale la Regione Veneto intende sostenere il processo di integrazione sociale e lavorativa degli immigrati.
Il patto e’ stato presentato ieri insieme al programma triennale per l’immigrazione 2007-2009 e prevede, in particolare, percorsi formativi specifici relativamente alla Costituzione e legislazione italiana, alle norme in materia lavorativa e antinfortunistica. Pur non potendo costituire il presupposto per il rilascio del permesso di soggiorno, in quanto non previsto dalla legge nazionale, il Patto di Accoglienza rappresenta un’opportunità di affermare il valore dell’integrazione e produrre ricadute positive su tutta la comunità.
Assieme a questo, il programma triennale: una serie di iniziative e interventi per l’immigrazione, presentato dall’assessore regionale ai Flussi Migratori, Oscar De Bona, al comitato direttivo della Consulta regionale per l’Immigrazione per dar vita ad un sistema regionale di attività e servizi che coinvolga le istituzioni, gli enti locali, le associazioni di categoria e il mondo della scuola, per il governo dei flussi migratori legali e per l’integrazione degli immigrati regolarmente soggiornanti in relazione alla qualità della vita di tutta la comunità veneta.
In linea con le precedenti programmazioni, il programma 2007 si articola in diverse azioni, tra cui corsi di formazione linguistica e culturale, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul rispetto della normativa fiscale e del lavoro per imprenditori immigrati, corsi di formazione degli operatori e dei mediatori culturali.
In raccordo tra assessorati competenti e con il sostegno di alcune fondazioni bancarie, verra’ avviato un programma di Housing Sociale per il soddisfacimento temporaneo di fabbisogni abitativi di popolazione a basso reddito, veneta e immigrata, singoli e famiglie, impossibilita ad accedere agli alloggi di edilizia pubblica residenziale o a libero mercato della locazione e dell’acquisto.
Infine il programma prevede azioni per il sostegno dell’integrazione sociale e scolastica della popolazione immigrata e in particolare dei minori, attraverso l’insegnamento della lingua italiana e la promozione di interventi educativi, l’inserimento delle donne immigrate, l’informazione e la promozione del dialogo tra le culture.
(2 agosto 2007)