Roma, 5 maggio 2020 – “Quello che ho posto ai colleghi della maggioranza, e su cui ritengo non sia più possibile tergiversare, è chiarissimo: assumere la responsabilità di regolarizzare persone che sono nel nostro Paese e ci lavorano magari da anni. Se non accade, lo Stato si rende non solo complice ma fautore dell’illegalità in cui questi lavoratori sono costretti”.
Lo ha detto all’ANSA la ministra delle Politiche agricole e alimentari, Teresa Bellanova, precisando che “a queste persone, che non lavorano solo in campagna ma anche in edilizia o nelle famiglie, va dato un permesso di soggiorno”.
“L’Italia – ha spiegato la ministra all’agenzia giornalistica – deve decidere di combattere questo fenomeno scegliendo la giustizia sociale e la civiltà, sapendo che lasciare immutato questo stato di cose significa alimentare l’illegalità, la concorrenza sleale e il caporalato”.
Da anni, ha concluso Bellanova, “nei distretti agricoli, con percentuali differenti, c’è manodopera immigrata, molta senza permesse di soggiorno e allora o si lasciano i campi incolti o si sceglie di regolarizzare queste persone sottraendole ai caporali”.