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Islam, anche il Veneto prepara una legge contro le moschee

Requisiti urbanistici stringenti e un referendum tra tutti i residenti nel comune interessato. “Seguiamo l’esempio della Lombardia”

 

 

 

 

 

Venezia – 7 ottobre 2015 – Costruire una moschea? Una missione impossibile. Dopo la Lombardia anche il Veneto si appresta a dotarsi di una legge che influirà sul diritto di praticare la propria religione. 

La proposta di legge, presentata dai consiglieri della lista Tosi in consiglio Regionale, prevede modifiche alle “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio”,  con nuove regole per la “realizzazione di attrezzature ed edifici destinati a servizi religiosi”. Non riguarderebbero solo i luoghi destinati al culto, ma anche i locali dove si svolgono attività sociali e culturali e pure le sedi di associazioni con finalità riconducibili alla religione. 

Tutti questi luoghi dovrebbero essere serviti da “strade di collegamento adeguatamente dimensionate”, in caso non  ci fossero sarebbero i richiedenti a farsi carico della costruzione. Anche le altre opere di urbanizzazione primaria (fogne condotte idriche, rete elettrica ecc.) dovrebbero essere “adeguate” e sarebbe poi indispensabile un parcheggio di superfice almeno doppia rispetto a quella dell’edificio. 

Requisiti tutto sommato ragionevoli, se non fosse che per le religioni che non hanno intese con lo Stato, come appunto quella islamica, sarebbe tutto più difficile.

Servirebbe infatti la stipula di una convenzione col Comune (suscettibile ovviamente delle convinzioni dell’amministrazione di turno), ma soprattutto che la costruzione dell’edificio fosse “approvata dalla popolazione” con un referendum. In pratica, la maggioranza dei residenti, che presumibilmente professano un’altra religione, dovrebbero dire sì alla costruzione della moschea. Altrimenti niente da fare. 

Il primo firmatario della progetto di legge, l’ex leghista Maurizio Conte, ha chiarito così le finalità del testo: “Sull’esempio di quanto già fatto in Lombardia, pensiamo sia utile dare ai nostri sindaci uno strumento efficace per fermare l’insediamento di sedicenti associazioni e centri culturali che poi, però, si tramutano in altro, in luoghi di preghiera, in scuole religiose, in moschee, in locali spesso assolutamente inadeguati. Per non dire delle difficoltà che ne discendono in termini di controllo e sicurezza del territorio”. 

Stranieriinitalia.it

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PDL n. 41 : Modifiche ed integrazioni alla Legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio” e successive modificazioni

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