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Ismu: da inizio anno arrivati 24mila immigrati (+30%)

Milano, 14 aprile 2017 – Prosegue anche nel 2017 il massiccio flusso di ingressi via mare in Europa, in particolare verso l’Italia che ha visto sbarcare sulle proprie coste oltre 24mila migranti in tre mesi. Tra gli sbarcati, si legge nell’ultimo rapporto Ismu, 2.293 sono minori non accompagnati. Questa la situazione al 5 aprile: per il nostro Paese si tratta di un nuovo aumento, il 30% in piu’ rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con oltre 10mila arrivi nel mese di marzo appena concluso.

Il confronto con gli arrivi sulle isole Greche, limitati dopo l’accordo Ue- Turchia, e’ notevole: in Grecia il flusso anche in questi primi tre mesi dell’anno resta contenuto, con 4mila sbarcati al 3 aprile. E in Spagna il numero e’ ancor piu’ ridotto (1.500 arrivi via mare in tre mesi). Complessivamente sono dunque oltre 30mila i migranti giunti via mare in Europa attraverso il Mediterraneo.

Rispetto alle provenienze prevalgono in Italia tra gli arrivi piu’ recenti i migranti originari della Nigeria, della Guinea e del Bangladesh, quest’ultimo in notevole crescita. L’impatto degli sbarchi sul sistema di accoglienza italiano resta considerevole: al 5 aprile risultano presenti piu’ di 176.470 migranti. In particolare il 78% dei migranti e’ ospitato in strutture di accoglienza temporanee, il 13,5 % nei centri del sistema SPRAR e il restante 8% negli hotspot e centri di prima accoglienza nelle regioni di sbarco.

Continua seppur a rilento il meccanismo di ricollocamento dei richiedenti asilo in altri Paesi Membri: la situazione al 30 marzo indica che complessivamente sono stati ricollocati 16.025 migranti, di cui 4.746 dall’Italia (su un totale di 34.953 previsti) e 11.279 dalla Grecia (su 63.302 previsti per settembre 2017). E’ gia’ molto significativo anche il numero dei morti e dispersi nel Mediterraneo dall’inizio dell’anno sino al 4 aprile scorso: 663 migranti hanno perso la vita nel viaggio verso l’Europa – 7 persone ogni giorno – e principalmente sulla piu’ pericolosa rotta del Mediterraneo Centrale dal Nord Africa-Libia in particolare all’Italia (602 le vittime).

Nei primi due mesi del 2017 i richiedenti asilo nel nostro Paese sono stati 24mila, in aumento del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nel 2016 si era gia’ registrato un record con il piu’ alto numero di richieste mai registrato in un ventennio: oltre 123mila, 10mila ogni mese, il 47% in piu’ rispetto al 2015. Nel 2016 le Commissioni Territoriali hanno esaminato oltre 90mila domande, e per il 60% dei casi l’esito e’ stato negativo (nel 2015 la percentuale di dinieghi era stata del 39%).

Le domande di asilo in Europa nel 2016 sono state 1.204.300. In Germania, il Paese che accoglie di piu’ sia in termini assoluti che rispetto alla popolazione, si e’ registrato un vero e proprio boom: 722mila richiedenti, il 63% in piu’ rispetto al 2015. In Italia migranti che hanno fatto richiesta di asilo per la prima volta sono stati oltre 121mila, + 46% rispetto al 2015. Il nostro Paese e’ al secondo posto come numeri assoluti, ma solo decimo in base al numero di abitanti (consulta i dati Eurostat) Infine un focus sui siriani. Sono quasi 5milioni quelli che hanno abbandonato il proprio Paese: 2 milioni e 910mila sono rifugiati in Turchia, 1.011mila in Libano, e 656mila in Giordania: secondo l’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati si tratta della piu’ grave crisi umanitaria degli ultimi 25 anni. In tutta Europa le richieste d’asilo presentate da siriani da aprile 2011 a ottobre 2016 sono state 885mila, di cui 867mila nei paesi dell’Unione piu’ Svizzera e Norvegia. Tra i Paesi Ue Germania e Svezia insieme rappresentano i due terzi delle domande presentate da siriani.

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