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Italia-Libia. Terzi: “Saremo attenti ai diritti umani”

Il titolare della Farnesina a Tripoli: “I flussi migratori ci preoccupano anche per gli aspetti umanitari.  Vogliamo rispondere pienamente alle  convenzioni internazionali”

 

 

Roma – 7 novembre 2012 – “I flussi migratori  preoccupano” sia l’Italia che la Libia, “sicuramente preoccupano  l’Italia per gli aspetti umanitari, gli spostamenti massicci in  condizioni di rischio di persone che cercano di raggiungere la sponda  nord del Mediterraneo”. Lo ha affermato ieri il ministro degli Esteri,  Giulio Terzi, durante una conferenza stampa congiunta a Tripoli con il premier libico, Ali Zidane.

“Preoccupa il mio governo e la mia  opinione pubblica il gravissimo aspetto umanitario di persone che  mettono a rischio la propria vita, spesso ingannati da trafficanti di  esseri umani”, ha aggiunto Terzi, a pochi giorni dall’ultima tragedia in mare costata la vita a una decina di persone partite dalla Libia e  dirette verso le coste italiane.  Il titolare della Farnesina ha quindi ricordato che su questo  tema “esiste già” una positiva cooperazione tra il governo italiano e quello libico, che bisogna però “rafforzare”.

“I nostri Paesi  sono mossi dalla volontà di rispondere pienamente alle  convenzioni internazionali, soprattutto quelle che riguardano il  rispetto dei diritti dell’uomo”. In questo senso, ha sottolineato il  ministro, “credo sia importante la cooperazione con istituzioni Onu,  per primo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati  (Unhcr), avendo la possibilità di disporre di loro uffici in  territorio libico”.

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