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Ius Scholae. Il dibattito sulla cittadinanza torna in agenda, l’iniziativa parte dai comuni dell’Empolese Valdelsa

Roma, 20 settembre 2024 – Il tema della cittadinanza per i minori stranieri nati o cresciuti in Italia, pur arenatosi in Parlamento nel 2022, è tornato al centro del dibattito politico anche a livello locale. I Comuni dell’Empolese Valdelsa si sono fatti promotori di iniziative simboliche che mirano a sollecitare le istituzioni nazionali a riprendere la discussione sulla proposta di legge conosciuta come Ius Scholae.

Il caso di Montespertoli rappresenta un esempio virtuoso. Durante l’ultimo consiglio comunale, è stato approvato un ordine del giorno per spingere il Parlamento a procedere rapidamente con l’approvazione della riforma. Tale proposta permetterebbe ai minori stranieri di ottenere la cittadinanza italiana dopo aver completato un ciclo di studi nel Paese. Alessio Mugnaini, sindaco di Montespertoli, insieme all’assessora all’Inclusione Ottavia Viti, ha sottolineato come l’assenza di cittadinanza rappresenti un limite per i giovani, influenzando negativamente il loro percorso scolastico e le prospettive future, portando a una marginalizzazione sociale.

“La cittadinanza significa promuovere l’inclusione e considerare l’altro una risorsa preziosa per la nostra società,” ha dichiarato Viti. A conferma di questo impegno, il prossimo 30 novembre, in occasione della Festa della Toscana, Montespertoli conferirà la cittadinanza onoraria a tutti i bambini e bambine stranieri nati in Italia e residenti nel comune, in una cerimonia speciale presso il centro per la cultura del vino “I Lecci”.

L’iniziativa potrebbe presto essere seguita anche da altri Comuni. Alessio Mantellassi, sindaco di Empoli, ha anticipato che anche la sua amministrazione sta predisponendo atti per concedere la cittadinanza onoraria ai minori stranieri nati in Italia e residenti nel comune. Secondo i dati Istat, al 1° gennaio 2023 Empoli contava 48.922 abitanti, di cui 8.381 non avevano la cittadinanza italiana. Un segnale chiaro di come la popolazione locale rifletta la crescente multiculturalità del Paese.

Anche Fucecchio si è dimostrato sensibile al tema. Il 30% della popolazione scolastica è di origine straniera e la sindaca Emma Donnini ha ribadito che il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri è un obiettivo da perseguire, affermando che la questione era già parte della sua campagna elettorale. La sua visione è chiara: il cambiamento deve partire dal basso, con azioni simboliche che possano influenzare le politiche nazionali.

Lo stesso pensiero è condiviso dal sindaco di Montelupo Fiorentino, Simone Londi, che ha lodato l’iniziativa di Montespertoli. “Il ruolo di noi sindaci è pungolare, promuovere azioni simboliche per far arrivare un messaggio. Le amministrazioni comunali possono essere motori di cambiamento, come accadde per le unioni civili. Sarebbe bello vedere un’iniziativa corale su questo tema.”

In conclusione, mentre il Parlamento sembra in stallo, i comuni dell’Empolese Valdelsa stanno dando un segnale importante. L’auspicio è che queste azioni simboliche possano riaccendere il dibattito nazionale e portare a una riforma della legge sulla cittadinanza, rendendola più adeguata alla realtà multietnica dell’Italia di oggi.

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