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Ius Scholae, è scontro Lega-PD. Letta: “Giocano con la testa di migliaia di giovani italiani senza cittadinanza”

Roma, 30 giugno 2022 – Ieri alla Camera si è discusso di Ius Scholae e depenalizzazione della cannabis. Come noto, l’ostruzionismo della destra non è mancato. E nonostante si stia cercando di cancellarle proprio dall’agenda politica, al momento sono state solamente rinviate alla seconda settimana di luglio. In tutto questo, per rallentare i tempi, solo la Lega ha presentato ben 1.500 emendamenti.

Ius Scholae, la Lega presenta 1.500 emendamenti

Il nostro obiettivo sarebbe non discutere affatto lo ius scholae, giudichiamo non solo una forzatura, ma una vera e propria provocazione della sinistra avere posto all’ordine del giorno sia la cittadinanza agli immigrati che la droga libera”, ha dichiarato Igor Iezzi, capogruppo leghista in commissione Affari costituzionali. Insomma, di riconoscere come cittadini italiani tutti quei giovani figli di immigrati che qui sono cresciuti e hanno studiato, la destra non ne vuole nemmeno parlare. E lo stesso vale per Fratelli d’Italia e per Forza Italia. Anche se, a dirla tutta, all’interno del gruppo capitanato da Silvio Berlusconi ci si divide un po’ sul tema dello Ius Scholae: alcuni come Retava Polverini, infatti, si sono detti a favore.

Tra i 1.500 emendamenti presentati ci sono anche quelli “burla” già noti: esami sulle sagre locali, le feste regionali, le canzoni popolari. E, nascosti tra questi, anche alcuni più “seri, come quelli che prevedono che siano i ragazzi stessi, e non un genitore, a fare richiesta di cittadinanza”, ha sottolineato Iezzi.

In tutto questo scenario è arrivato anche l’altolà di Enrico Letta: “Si fa cadere un governo per fatti drammatici. Non si fa cadere un governo perché un ragazzo italiano a tutti gli effetti, dopo anni di scuola in Italia, che parla il dialetto come posso parlarlo io, viene ad avere finalmente la possibilità di avere la cittadinanza, e si decide addirittura di far cascare il governo per evitare che quella ragazza e quel ragazzo abbia la cittadinanza italiana. Io rimango senza parole di fronte ad una scelta di questo genere. Noi non arretriamo di un millimetro”. Nessun ricatto quindi sarà accettato “sulla testa di questi ragazzi e di queste ragazze, nei confronti delle loro famiglie”.

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