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Kyenge: “Borghezio? Non ha offeso me, ma ogni cittadino”

Il ministro dell’Integrazione: “L’espulsione è risposta di istituzioni e società civile”. “'Proteggere il bene comune senza cancellare le identità”

Roma – 4 giugno 2013 –  L'espulsione di Mario Borghezio dal  gruppo parlamentare europeo a cui apparteneva "è la risposta di una  istituzione e anche di una parte della società civile". E' il commento del ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge.

Kyenge, a margine della presentazione di un rapporto della Cna sull’imprenditorie etnica, ha ricordato di non aver "mai risposto a nessuna provocazione. Lo sbaglio che molte persone hanno fatto e' pensare che quelle offese fossero indirizzate a me, che il bersaglio fossi io: ma in realtà sono offese indirizzate a ogni cittadino".

Nel corso del suo intervento, il ministro per l’Integrazione ha detto anche che per far funzionare la società italiana, ormai multiculturale, bisogna ''valorizzare la partecipazione di ogni cittadino, mettendo al centro la persona. Ce lo insegna quella bellissima carta che e' la Costituzione''. Bisogna anche ''proteggere il bene comune senza cancellare le identità. Ciò avviene quando si riconoscono i diversi valori della comunità in cui si vive”.

Riguardo alla battaglia per la riforma della cittadinanza, Kyenge ha detto che "è una battaglia che deve responsabilizzare. Io devo seguire e sensibilizzare la società civile e portare avanti i diritti di cittadinanza attraverso i compiti che mi sono stati assegnati".
 

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