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La Camera respinge l’emendamento di Azione sullo Ius Scholae: anche Forza Italia vota contro

Roma, 11 settembre 2024 – La Camera dei Deputati ha bocciato tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni riguardanti la modifica della legge sulla cittadinanza, incluso quello proposto da Azione che introduceva lo Ius Scholae. La proposta prevedeva l’acquisizione della cittadinanza per i minori figli di immigrati dopo aver completato un ciclo scolastico di dieci anni. Il voto, avvenuto a scrutinio palese, ha visto 169 voti contrari, 126 favorevoli e 3 astenuti. Tra i contrari si è schierata anche Forza Italia, nonostante il partito avesse discusso a lungo di questo tema nei mesi precedenti.

Forza Italia, rappresentata nell’Aula dall’onorevole Paolo Emilio Russo, ha giustificato il voto contrario affermando di essere al lavoro su una proposta di legge più articolata. Russo ha sottolineato che il tema del riconoscimento della cittadinanza merita “più attenzione di un emendamento infilato all’ultimo momento in un provvedimento che parla di sicurezza”. Questa posizione sembra voler evitare uno scontro aperto con gli alleati di maggioranza, Fratelli d’Italia e Lega, che si oppongono a una riforma del genere.

Il voto ha suscitato reazioni forti tra le opposizioni. Carlo Calenda, leader di Azione, ha duramente criticato Forza Italia per aver votato contro lo Ius Scholae, una misura che lo stesso partito aveva proposto in passato. Calenda ha accusato gli azzurri di incoerenza politica, sottolineando come il partito di Silvio Berlusconi, dopo aver parlato a lungo della necessità di riformare la legge sulla cittadinanza, abbia finito per adeguarsi alla linea delle forze conservatrici della maggioranza, in particolare quella di Fratelli d’Italia guidata da Giorgia Meloni.

“FI non può far finta un giorno di essere un partito liberale e il giorno dopo la ruota di scorta della Meloni”, ha affermato Calenda. Il leader di Azione ha poi annunciato l’intenzione di presentare una proposta di legge identica a quella bocciata, segnalando la determinazione del suo partito nel continuare la battaglia sullo Ius Scholae.

Il dibattito intorno alla riforma della cittadinanza continua dunque a polarizzare la politica italiana. Se da un lato le forze di opposizione spingono per un ampliamento dei diritti per i figli di immigrati, dall’altro la maggioranza appare compatta nel mantenere l’attuale normativa, con la prospettiva di introdurre riforme solo in futuro e sotto condizioni più restrittive.

Questa battuta d’arresto sullo Ius Scholae rappresenta un ulteriore passo indietro nel percorso per una riforma che molti considerano essenziale per rispondere ai mutamenti sociali e demografici del Paese. Tuttavia, con Forza Italia ancora in bilico tra la sua anima liberale e le pressioni della destra sovranista, il futuro di questa proposta rimane incerto.

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