Roma, 5 febbraio 2025 – La Commissione Europea sta elaborando una nuova proposta legislativa per accelerare i rimpatri dei migranti la cui domanda di asilo è stata respinta. Secondo i verbali di una recente riunione informale sugli Affari Interni, la proposta potrebbe essere presentata entro la fine di febbraio. Uno degli elementi chiave della nuova normativa sarebbe l’istituzione di “hub per i rimpatri” situati al di fuori dei confini dell’Unione Europea, da cui i migranti potrebbero essere rimpatriati nei loro Paesi d’origine.
Un piano sostenuto da diversi Paesi europei
Durante la riunione del 30 gennaio a Varsavia, il commissario per gli Affari Interni e la Migrazione, Magnus Brunner, ha discusso diverse strategie con i rappresentanti degli Stati membri aderenti a Schengen e delle istituzioni europee. Tra le proposte più dibattute, spiccano norme più severe sulle detenzioni e la creazione di hub di rimpatrio.
Nove Paesi europei – Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Italia, Lettonia e Malta – hanno accolto favorevolmente l’iniziativa, definendola un deterrente per la migrazione irregolare. Tuttavia, affinché la proposta venga approvata, è necessario il consenso della maggioranza qualificata, ovvero almeno 15 dei 27 Stati membri, rappresentanti il 65% della popolazione dell’UE.
Le criticità e le opposizioni
Non tutti i Paesi europei sono allineati sulla questione. Portogallo e Spagna hanno espresso dubbi legali e operativi sulla fattibilità del progetto, mentre Irlanda e Belgio hanno sottolineato l’importanza di garantire il rispetto dei diritti fondamentali.
Le organizzazioni umanitarie hanno invece respinto con forza l’idea degli hub per i rimpatri, sostenendo che potrebbero tradursi in detenzioni a tempo indeterminato e in condizioni di vita inaccettabili per i migranti. Inoltre, l’attuale legislazione europea vieta il trasferimento forzato di persone in Paesi con cui non abbiano legami significativi.
Il sostegno della Commissione Europea
Nonostante le controversie, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito il suo appoggio all’istituzione di hub di rimpatrio. In una lettera inviata ai leader europei prima di un vertice a Bruxelles lo scorso ottobre, von der Leyen ha citato come esempio il protocollo migratorio concordato tra Italia e Albania, già oggetto di contestazioni legali.
La pressione politica per un approccio più rigido in materia di immigrazione continua a crescere in diversi Stati membri, aumentando le possibilità che la proposta venga formalizzata e discussa nel prossimo futuro. Tuttavia, il dibattito rimane acceso tra chi sostiene la necessità di un controllo più severo e chi teme che queste misure possano violare i principi fondamentali sui diritti umani.