Roma, 18 ottobre 2023 – Nella conferenza stampa tenutasi a Bruxelles con i premier belga, Alexander De Croo, e il premier svedese, Ulf Kristersson, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sollevato la questione urgente di affrontare le persone considerate una minaccia per la sicurezza e che hanno ricevuto un ordine di rimpatrio.
Von der Leyen ha dichiarato che la Commissione Europea ha proposto una soluzione volta a garantire che se una persona è identificata come una minaccia per la sicurezza pubblica, i paesi membri dell’Unione Europea dovrebbero avere il potere di costringerla ad abbandonare volontariamente il territorio. Questa proposta è parte integrante del Patto Ue per le migrazioni e l’asilo.
“La situazione attuale richiede un cambiamento urgente”, ha sottolineato la presidente della Commissione Europea. La proposta non si concentra su singoli paesi partner come la Tunisia o l’Egitto, ma abbraccia una visione più ampia, inclusi i Balcani. Un alto funzionario Ue ha aggiunto che durante il prossimo Consiglio Affari Interni a Lussemburgo, si discuterà della dimensione esterna della migrazione, affrontando anche questioni finanziarie e operative.
Rispetto al Patto sulla migrazione, l’alto funzionario ha chiarito che non ci sono ancora stati triloghi o negoziazioni, ma il cronoprogramma mira a progredire entro la presidenza spagnola. La proposta arriva dopo l’approvazione del regolamento sulle crisi.
In conclusione, la Commissione Europea sembra essere determinata a rafforzare le misure di sicurezza legate all’immigrazione, cercando un approccio più uniforme e vincolante tra i paesi membri. L’attenzione è posta non solo sui singoli casi di rimpatrio, ma anche su una visione più ampia che coinvolge i partner esterni e affronta le questioni finanziarie e operative legate alla gestione delle migrazioni.