È Eid Al ‘Arsh, una delle ricorrenze più importanti del Marocco, che commemora il giorno in cui Sar Mohammed VI prese le redini del ‘reame’
Roma – 30 luglio 2009 – La comunità marocchina è pronta per la Festa del trono (Eid Al ‘Arsh), una delle ricorrenze più importanti del Marocco che a partire dal 1999, si celebra il 30 luglio. Il 23 luglio del ‘99 Sar Hassan II morì lasciando il trono nelle mani del figlio trentacinquenne che ufficialmente ne prese le redini sette giorni più tardi con il nome di Sar (re) Mohammed VI. L’Eid Al ‘Arsh commemora appunto la sua ascesa al trono.
Ovviamente la festività ha una data mobile: cambia ogni volta che viene proclamato un nuovo sovrano. Le sue origini sono lontane, risalgono alla nascita della monarchia Alawita.
In Marocco i festeggiamenti sono superlativi: sia nelle grandi città che nei piccoli villaggi regnano antiche tradizioni e rituali carichi di simbologie leggendarie. Per l’occasione Mohammed VI farà il suo discorso solenne in cui generalmente elenca gli obiettivi fissati per l’anno a venire. Seguirà poi la Bey’a, la sfarzosa cerimonia di obbedienza e fedeltà al sovrano, caratterizzata da cortei con cavalli bardati, musica e danze.
Come sempre il re, che indosserà il suo tradizionale abito bianco, attraverserà la folla a cavallo. Ci penseranno semmai i suoi servitori a proteggerlo dal caldo con un ampio parasole. Il popolo, i ministri, i parlamentari, tutti, si inchineranno al suo passaggio in segno di sottomissione. Tra l’altro è usanza ormai consolidata dare la grazia a un migliaio di carcerati che, nel giorno della festa nazionale, vengono liberati.
Anche in Italia la comunità marocchina celebra la festa del trono. L’ambasciata del Marocco a Roma è solita organizzare i festeggiamenti offrendo un ricco buffet di piatti tradizionali. Tipici anche gli abiti indossati per l’occasione dalle donne marocchine, che almeno in questo giorno dell’anno si sentiranno a loro agio nelle vesti nazionali, anche lontane dalla Patria.
Antonia Ilinova