Roma, 30 aprile 2024 – In un contesto in cui l’attenzione pubblica è spesso catalizzata da altre emergenze, una crisi silenziosa continua a minare il tessuto sociale europeo: quella dei minori stranieri non accompagnati scomparsi dai centri di accoglienza. Secondo i dati raccolti dal gruppo di reporter “Lost in Europe” nel periodo 2021-2023, più di 50 mila bambini e ragazzi sono svaniti nel nulla in tutta Europa, lasciando dietro di sé interrogativi angoscianti e un vuoto che grida giustizia.
L’Italia emerge come epicentro di questa tragica realtà, con quasi 23 mila allontanamenti registrati in soli tre anni, di cui oltre 10 mila nel 2023. Un fenomeno che non riguarda solo il Bel Paese, ma che coinvolge anche altri Paesi europei, come l’Austria, con oltre 20 mila minori scomparsi complessivamente. I luoghi di provenienza di questi giovani sono principalmente Afghanistan, Siria, Tunisia, Egitto e Marocco, paesi martoriati da conflitti, instabilità politica ed economiche.
Ciò che emerge da queste drammatiche cifre è il rischio concreto che questi minori diventino preda della criminalità organizzata o dei trafficanti di esseri umani. Come sottolinea Carla Garlatti, garante nazionale dell’Infanzia, “i minori stranieri che si allontanano sono spesso preda della malavita o di sfruttatori”. Testimonianze dirette provenienti dai centri di accoglienza rivelano scenari inquietanti, con macchine appostate all’esterno pronte ad offrire lavoro o prospettive ingannevoli ai ragazzi e alle ragazze in cerca di un futuro.
Questa non è una crisi isolata, ma il risultato di politiche restrittive adottate a livello nazionale ed europeo, che limitano le opportunità per i minori di chiedere asilo e accedere a supporto sociale. Francesca Toscano di Save the Children Europe sottolinea come i governi nazionali e l’Unione Europea abbiano progressivamente ristretto le possibilità di integrazione e protezione per questi giovani, alimentando un circolo vizioso di esclusione e marginalizzazione.
È urgente che le istituzioni nazionali e sovranazionali agiscano con determinazione per affrontare questa emergenza umanitaria. È necessario garantire un’accoglienza sicura e dignitosa per i minori non accompagnati, con misure concrete volte a proteggerli dalla tratta e dall’abuso. Solo così potremo spezzare il ciclo di vulnerabilità e offrire loro un futuro di speranza e opportunità.