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La Francia contro l’Ue: “Continueremo le espulsioni dei comunitari”

"No a diktat politici da Strasburgo" Bruxelles, 10 settembre 2010 – Il ministro francese all’immigrazione Eric Besson ha respinto la richiesta formulata ieri in una risoluzione adottata dal Parlamento europeo di "sospendere immediatamente" le espulsioni di cittadini rom in atto in Francia.

"Gli europei che soggiornano sul suolo francese senza rispettare le condizioni di di residenza saranno rimpatriati nel loro paese d’origine, sia volontariamente che con la forza", ha dichiarato il ministro. Besson ha ugualmente smentito che le misure di rimpatrio abbiano come obiettivo esclusivo la comunita’ rom.

"La Francia non ha preso nessuna misura specifica contro i rom, il trattamento a cui sono sottoposte queste persone non ha nessuna connessione con la loro presunta o reale appartenenza alla comunita’ rom", ha sottolineato il ministro. Il responsabile francese ha poi attaccato l’Aula di Strasburgo, affermando che "il Parlamento europeo e’ uscito dalle sue prerogative e noi non dobbiamo certamente sottometterci a un diktat politico". "La Francia applica scrupolosamente il diritto comunitario e rispetta scrupolosamente la legge repubblicana francese", ha aggiunto Besson.

La risoluzione approvata ieri dall’Europarlamento non ha infatti carattere obbligatorio ma piuttosto di ‘censura’ politica.

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