Tre mesi fuori dal partito per il suo appoggio alle idee antislamiche del killer di Oslo e Utoya. Stamattina si era scusato “per le conseguenze delle mie frasi interpretate male”
Roma – 29 luglio 2011 – Alla fine Bossi & Co. si sono mossi, con una (piccola) punizione.
Il consiglio federale della Lega Nord ha sospeso l’europarlamentare Mario Borghezio per le sue dichiarazioni dopo la strage in Norvegia. La sospensione, secondo quanto si apprende da fonti di via Bellerio, dovrebbe durare tre mesi e comporterà anche il decadimento dalla carica di presidente del Carroccio in Piemonte.
Lunedì scorso, in un’intervista a Radio 24, Borghezio ha definito “sicuramente condivisibili”, e “buone, in alcuni casi ottime” le idee che hanno spinto Anders Behring Breivik a uccidere 76 persone tra Oslo e Utoya. “L’opposizione all’islam, l’accusa all’Europa di essersi arresa ancora prima di combattere a questo processo di islamizzazione sono cose che pensiamo in molti” ha spiegato il leghista.
Le sue parole hanno suscitato una dura reazione delle opposizione, ma anche condanne tra le file del centrodestra, come quelle del ministro degli esteri Frattini o dei compagni di partito Maroni, Calderoli e Reguzzoni (Speroni si è invece schierato dalla sua parte). La procura di Milano ha aperto un’indagine e sono arrivate migliaia di adesioni alla petizione popolare all’Europarlamento promossa da Articolo 21 e da Il futurista per chiedere le sue dimissioni e alla pagina Facebook che invoca il suo arresto.
L’europarlamentare finora si è difeso parlando di travisamento e strumentalizzazione delle sue parole. Stamattina è stato anche ricevuto all’ ambasciata di Norvegia: “Ho colto l’occasione – ha spiegato- per sottolineare il rammarico e formulare nella sede propria le scuse per le conseguenze che soprattutto nei confronti delle famiglie delle vittime possono avere avuto le mie frasi in quanto male interpretate”.
EP