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La Padania: “Tassiamo le rimesse degli immigrati”

Il quotidiano del Carroccio propone di trattenere l’1% dei risparmi inviati in patria. “Porterebbe allo Stato più di 60 milioni l’anno”

 

Roma – 25 agosto 2011 – Mentre si sgola per difendere le pensioni degli italiani, la Lega vuole mettere le mani nelle tasche degli immigrati, (ri) tassandone  i risparmi.

“Rimesse straniere tassate per tenere soldi a casa nostra” propone oggi la Padania, riprendendo un’idea già lanciata qualche mese fa dai leghisti in Parlamento. “Quattro milioni e mezzo d’immigrati spediscono, più o meno, 1.500 euro l’anno, a testa, verso i loro Paesi di provenienza.  In concreto, all’anno, sei miliardi e 750 milioni della nostra valuta pregiata che sparisce dal circuito economico nazionale”.

Il quotidiano del Carroccio punta il dito sopratutto verso i cinesi, che spedirebbero la quota più consistente di rimesse e, orrore,  “mantengono così, oltre 500mila familiari in Patria”. Questo mentre la merce cinese “ci invade ormai senza sosta”, insomma “come nei vasi comunicanti, ci stiamo svuotando sempre più a favore de vaso più grande”.

La soluzione? “Una piccola tassa sulle rimesse”, che “aiuterebbe quel processo di ristrutturazione dello Stato ormai imprescindibile”. I leghisti pensano di trattenere l’1% dei soldi inviati, che “ogni anno porterebbe allo Stato più di 60 milioni”, da gestire, manco a dirlo, “in maniera federale, cioè facendoli tornare ai territori in cui sono stati prodotti”.

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