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Se la Procura cancella la parola ‘extracomunitario’

Il procuratore capo di Savona alla polizia giudiziaria: “Ormai ha un’accezione negativa, utilizzate ‘straniero’”. Che ne pensate? Lasciate un commento

Roma – 7 settembre 2011 – Non chiamateli più “extracomunitari”.  È la richiesta che il Procuratore Capo di Savona, Francantonio Granero sta per girare a tutti gli uffici di polizia giudiziaria che collaborano con la Procura.

 

Una circolare firmata da Granero inviterà a breve poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani ad usare questo piccolo accorgimento lessicale in tutte le documenti che girano alla Procura. Nel burocratese che spesso permea notizie di reato, denunce, verbali e altri documenti, gli immigrati dovranno essere chiamati “cittadini stranieri”.

“Credo che la parola extracomunitario – spiega oggi il procuratore Granero sul dorso locale di Repubblica- abbia ormai assunto un’accezione negativa che trovo sgradevole. Quindi chiederò ai vari uffici di utilizzare il termine ‘cittadino straniero’, anche per rendere più omogenei gli atti visto che viene abitualmente adoperato quello di ‘cittadino italiano'”.

Una scelta condivisa anche da Francesco Pinto, presidente della sezione ligure dell’Associazione Nazionale Magistrati, che ricorda come la “Corte di Giustizia Europea, in più occasioni, ha sottolineato come vadano eliminate anche le discriminazioni lessicali. Dal punto di vista terminologico credo anche io che, con il passare del tempo, l’espressione extracomunitario abbia ormai acquisito un’accezione vagamente razzista”.

E voi che ne pensate? La parola extracomunitario è davvero così negativa? Meglio dire “cittadino straniero”? Dite la vostra inserendo un commento.

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