"Espellere quelli che delinquono o che fanno finta di lavorare" ROMA, 28 maggio 2008 – Regolarizzare gli stranieri che lavorano ed espellere quelli che delinquono o che "fanno finta di lavorare": solo in questo modo, ha affermato a Ballarò il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, si può contrastare il clima di "insofferenza" nei confronti degli immigrati che i sondaggi dicono essere oggi diffuso in Italia.
Secondo il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, "non serve un’altra sanatoria, sarebbe un grande errore: andiamo a vedere chi lavora. Le persone che hanno la possibilità di lavorare e per le quali c’é una richiesta hanno il diritto di rimanere in Italia. Ci vuole un provvedimento a parte. E, anche, una riflessione serena". D’accordo sulla necessità di regolarizzare il clandestino che nel frattempo ha trovato un lavoro, anche l’esponente del Pd Piero Fassino, che però ha invitato a "non usare l’immigrazione come clava nel dibattito politico.
E’ tema delicato che chiama tutti a maggiore responsabilità, senso della misura e equilibrio. Dobbiamo liberare l’immigrazione dalla paura che porta con sé". Pierferdinando Casini, leader dell’Udc, ha ribadito di essere contrario all’introduzione del reato di clandestinità: "intasare gli uffici giudiziari e le carceri è autolesionista rispetto ad una espulsione che si può realizzare meglio sul piano amministrativo".