Elvio Pasca
In un’opera multimediale di Gianluigi Palumbo le tappe principali degli ultimi 150 anni del Paese. Dedicata a vecchi e nuovi cittadini
Roma – 22 giugno 2012 – Raccontare con le parole e con le immagini i passaggi principali della storia dell’Italia unita. Ai vecchi italiani, che ignorano o hanno dimenticato da dove vengono, ma anche ai nuovi cittadini arrivati qui percorrendo dai quattro angoli del mondo le mille strade dell’immigrazione.
Nasce con questo obiettivo Cortissima STORIADITALIA 1860-2010, opera multimediale realizzata da Gianguido Palumbo e pubblicata da Ediesse. Una sintesi originale e “popolare“ degli ultimi centocinquant’anni del Belpaese, raccontata a tappe in un libro e in un dvd.
Il libro è diviso in 10 capitoli-racconti che non riguardano solamente la «politica» ma i fatti più significativi di ordine sociale, culturale, economico, artistico, sportivo. Il linguaggio usato è fatto di parole, immagini, disegni, fotografie, legati da un testo semplice, essenziale, comprensibile ai più. Ai capitoli si aggiunge un’utile appendice con la Costituzione italiana.
Il video, è composto da 10 puntate brevi di 8 minuti l’una, corrispondenti alle 10 fasi storiche proposte dal libro. Ogni puntata è realizzata con una modalità e uno stile che esprimono di volta in volta l’epoca storica raccontata, rielaborando immagini, oggetti e materiali caratteristici del periodo. Per la realizzazione l’autore ha coinvolto il video artista Giacomo Verde.
“Credo che uno dei problemi gravi che abbiamo in questo Paese e che incide sul nostro futuro sia la perdita progressiva della memoria storia collettiva, della coscienza individuale e sociale di ciò che è avvenuto almeno da quando il Paese è unito” spiega Palumbo, professionista della comunicazione, pubblicista e scrittore che si occupa di cooperazione internazionale e immigrazione.
“Ho avuto quindi quest’idea – continua l’autore – partendo dalla mia stessa ignoranza, da quella poco ammessa di moltissimi italiani e da quella di milioni di immigrati, stranieri, nuovi italiani, parte integrante e sempre più decisiva di questo Paese multietnico” .
