Fino a 600 morti, tra cui molti bambini, nel peggiore naufragio di migranti registrato nel Mediterraneo.
Un tragico naufragio al largo della costa di Pylos, nel sud del Peloponneso, ha scosso il Mediterraneo, segnando uno dei momenti più bui nella storia delle tragedie di migranti. Il peschereccio Adriana, partito vuoto dall’Egitto e successivamente caricato di migranti nel porto libico di Tobruk, ha affrontato le acque dell’Egeo, ma ha incontrato una tragica fine. Con un bilancio che potrebbe arrivare a 600 morti, molti dei quali bambini intrappolati nella stiva dell’imbarcazione, questa tragedia ha messo in luce la necessità di affrontare urgentemente la crisi migratoria nel Mediterraneo.
Il naufragio e le testimonianze dei sopravvissuti
Il peschereccio Adriana, secondo le testimonianze dei soccorritori, aveva a bordo circa 750 persone provenienti dall’Egitto, Pakistan e Siria. Dopo il naufragio, solo 104 persone sono state tratte in salvo, mentre finora sono stati recuperati 78 corpi. I sopravvissuti hanno rivelato che circa 100 bambini erano intrappolati nella stiva dell’imbarcazione. Al momento dell’incidente, molti passeggeri, inclusi donne e bambini, stavano dormendo, rendendo la situazione ancora più tragica.
La ricerca e le polemiche
Le operazioni di ricerca e salvataggio hanno continuato senza successo, mentre le autorità greche sono state oggetto di polemiche per la mancata risposta agli Sos lanciati dal peschereccio Adriana. Le versioni sulla dinamica dell’incidente sono diverse, con alcuni sopravvissuti che mettono in discussione l’operato della Guardia costiera greca. Le autorità marittime di Atene affermano che il motore del peschereccio è ceduto prima del naufragio, mentre alcuni sopravvissuti sostengono che l’affondamento sia avvenuto quando la Guardia costiera ha tentato di trainare l’imbarcazione.
Le responsabilità e le indagini
Le autorità greche hanno arrestato circa 12 persone di origine egiziana, ritenute sospetti trafficanti di migranti. Questi individui sono accusati di aver costituito un’organizzazione criminale per l’ingresso illegale di migranti, di aver causato il naufragio e di aver messo in pericolo delle vite. Le indagini sono ancora in corso per individuare ulteriori responsabilità e identificare gli scafisti coinvolti.
La crisi migratoria nel Mediterraneo
La rotta del Mediterraneo centrale è diventata il percorso preferito dagli immigrati che cercano di raggiungere l’Europa. Secondo Frontex, tra gennaio e maggio di quest’anno, sono stati registrati oltre 50.300 arrivi, un aumento del 158% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo flusso di migranti verso l’Italia ha contribuito all’aumento complessivo degli arrivi attraverso le diverse rotte migratorie nel Mediterraneo, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente.