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L’accordo. Visti più semplici per i cittadini ucraini che entrano nell’Ue

Concordate una procedura semplificata per i visti e regole più sicure per il rimpatrio dei clandestini. In vigore per la fine dell’anno

LUSSEMBURGO – Visti più facili per gli ucraini che entrano nell’Unione ma anche regole chiare per la riammissione in patria di quelli pescati senza permesso di soggiorno in uno degli Stati membri.

Come ormai succede sempre quando si tratta di immigrazione, anche nei due accordi firmati ieri a Lussemburgo a margine del Consiglio di cooperazione UE-Ucraina ci sono il bastone e la carota. Alle procedure più snelle per gli ingressi legali si accompagnano immancabilmente delle misure per combattere più efficacemente quelli clandestini.

Le facilitazioni per i visti riguarderanno i soggiorni di breve durata, ponendo il termine massimo di dieci giorni per la decisione se rilasciare o meno il visto e semplificando la documentazione da presentare. Meno stringenti anche i criteri per il rilascio dei visti per ingressi multipli richiesti da businessman, autotrasportatori, studenti, giornalisti e membri delle delegazioni ufficiali.

Novità anche per le tariffe. Il visto per entrare dall’Ucraina nei paesi Schengen costerà 35 euro (contro i 60 richiesti ai cittadini di altri Paesi extraue), ma verrà anche rilasciato gratuitamente a parenti stretti, studenti, disabili, giornalisti e pensionati. Non avranno invece bisogno del visto i titolari di passaporti diplomatici.

L’accordo di riammissione fissa invece obblighi e procedure per le autorità ucraine e degli Stati membri per il rimpatrio delle persone in posizione irregolare sui rispettivi territori, siano essi cittadini ucraini, europei, di paesi terzi o apolidi (ma le disposizioni per queste ultime due categorie saranno applicabili solo dopo un periodo transitorio di 2 anni). Per le persone fermate in zone di frontiera comuni è prevista una speciale procedura accelerata che permetterà il rimpatrio in pochi giorni.

Entrambi gli accordi entreranno in vigore solo dopo che Ue ed Ucraina avranno completato le procedure interne di ratifica, possibilmente entro la fine del 2007.

Soddisfatto Franco Frattini, Commissario Ue responsabile del portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza. "D’ora in poi gli Ucraini potranno viaggiare più facilmente ma saranno anche mantenuti gli sforzi per dare un giro di vite all’immigrazione clandestina" ha dichiarato. "L’Unione europea e l’Ucraina possono aspirare a un livello di relazioni qualitativamente più elevato, e in quest’ottica gli accordi odierni sono quanto mai importanti: facilitare i contatti fra i cittadini può contribuire considerevolmente ad aumentare la comprensione reciproca e a migliorare le relazioni in tutti i settori".

(19 giugno 2007)

 

Elvio Pasca

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