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Lady Gaga a fianco degli immigrati

“Senza di voi gli Usa non sarebbero nulla”. Le rock star contro la legge dell’Arizona

Roma – 5 agosto 2010 – “Non abbiate paura, perché se non fosse per voi immigrati, questo paese non sarebbe nulla”. Con queste parole e mostrando un tatuaggio sull’avambraccio con la scritta “Stop SB1070” Lady Gaga ha aperto il suo discusso concerto in Arizona.

 La cantante statunitense si è così aggiunta alla lunga lista di artisti che si sono schierati contro la legge SB1070 che consente alla polizia locale di perquisire e arrestare chiunque anche in base al solo sospetto di clandestinità. 

Nei giorni precedenti al concerto, molte star della musica internazionale avevano fatto pressione sulla pop-star affinché annullasse il suo concerto in Arizona, per protestare contro l’amministrazione locale, rea di utilizzare una legge considerata da molti lesiva dei diritti umani.

Già molte delle più grandi star del rock americano tra cui  Sonic Youth, Massive Attack, Kanye West, Nine Inch Nails, Gogol Bordello, Maroon 5, Juanes, Ben Harper, Ry Cooder, Joe Satriani, Tenacious D, Michael Moore, Taboo dei Black Eyed Peas hanno deciso di boicottare l’amministrazione dell’ Arizona, annullando i loro concerti nello stato. 

Per Lady Gaga, invece, la decisione è stata differente, scegliendo di esibirsi ugualmente ma dedicando molte delle sue canzoni agli immigrati e aprendo il suo show con un lungo monologo di incitamento a non smettere di lottare per i propri diritti.

In attesa di un giudizio definitivo sulla discussa legge SB1070, il giudice della Corte Federale dell’Arizona Susan Bolton ne ha già bloccato le parti più controverse, quelle cioè che autorizzano la polizia a controllare i documenti di chiunque e ad arrestarlo, basandosi su un semplice sospetto di clandestinità. La scelta è stata accolta come una piccola vittoria dell’amministrazione Obama che considera la legge discriminatoria e incostituzionale.
 
Marco Iorio 





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