Chiara Caraboni
Roma, 26 gennaio 2024 – Il commissario dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Ohchr), Volker Türk, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla costruzione di centri per migranti in Albania nell’ambito dell’accordo tra Italia e Albania. Türk, infatti, ha dichiarato che questi trasferimenti violano i diritti umani. In particolare, si mette in discussione la libertà dalla detenzione arbitraria e la necessità di garantire procedure adeguate per la richiesta d’asilo.
Migranti, Türk contro l’accordo Italia-Albania
Durante l’audizione davanti alla commissione straordinaria per la tutela e promozione dei diritti umani del Senato italiano, Türk ha sottolineato che la gestione extraterritoriale dei migranti ha spesso causato sofferenza e dolore. Inoltre, ha affermato che la migrazione non dovrebbe essere considerata un reato e ha esortato a combattere la disumanizzazione e l’intolleranza nei confronti dei migranti. “Questi trasferimenti verso l’Albania per assolvere le procedure di asilo e rimpatrio, evadono questioni importanti legate ai diritti umani, soprattutto la libertà dalla detenzione arbitraria e la necessità di assicurare procedure di richiesta d’asilo adeguate, incluso lo screening e l’identificazione. Dobbiamo garantire che gli obblighi dell’Italia verso il diritto internazionale vengano rispettati. Posso dire che la gestione extra territoriale dei migranti, che vedo da molti anni in altri Paesi, non ha mai funzionato, anzi ha procurato sofferenza e dolore”, ha infatti spiegato.
“Voglio essere molto onesto con voi: la creazione di questi hotspot all’estero senza base giuridica mi preoccupa, lo dico chiaramente. Riconosco l’importanza della prevenzione e della repressione del traffico di esseri umani. Ci sono persone la cui vita è messa a rischio in mare ed è un imperativo quello di combattere il traffico. Ma la migrazione non deve essere considerata un reato. Accettare le differenze è una delle glorie dell’Italia. Perché voi avete battuto la strada per sconfiggere l’odio e l’intolleranza verso qualsiasi gruppo, dai migranti ai Lgbtqi+. Spesso queste persone vengono usate come capri espiatori, vengono disumanizzate, un problema che va affrontato e combattuto”, ha aggiunto poi il commissario.
Alcuni membri del Parlamento hanno accolto favorevolmente le preoccupazioni espresse dall’Alto Commissario. Altri, invece, hanno difeso gli accordi affermando che sono in linea con quelli siglati con altri Paesi e rispettano il diritto europeo. L’audizione, quindi, ha sollevato interrogativi sulla gestione dell’immigrazione e sulle politiche attuate dal governo italiano.
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