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Lampedusa: con la crisi nordafricana tornano gli sbarchi

In soli tre giorni sono arrivati 120 immigrati. Il sindaco De Rubeis:”Non è ancora allarme ma siamo preoccupati”

Roma – 2 febbraio 2011 – Come previsto in questi giorni, la crisi nordafricana ha iniziato a portare i suoi effetti anche in Italia, in particolare sulle coste di Lampedusa, con i primi sbarchi di clandestini (leggi anche “Crisi nordafricana, si teme boom di sbarchi”).

Tra ieri sera e questa mattina sono arrivati in 94, tutti con la stessa parola d’ordine:” Siamo tunisini, chiediamo asilo”.

Il primo gruppo era composto da 32 magrebini che sono approdati sulla spiaggia dei Conigli e sono stati bloccati dai carabinieri dell’isola. L’altro barcone invece è stato intercettato a poche miglia dalla costa. Nessuno di loro viene accolto dal Centro di Prima Accoglienza, che rimane chiuso da mesi, ma vengono ospitati in alcuni alberghi dell’isola in attesa di essere trasferiti, in aereo o in nave, verso la Sicilia o Brindisi per poi essere smistati nei vari Cie.

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono una ventina gli sbarchi registrati dalla Guardia Costiera, per un numero complessivo di 244 immigrati, tutti maschi, 167 dei quali sono arrivati a Lampedusa. Soltanto nelle ultime 72 ore sono già arrivati sull’isola  in 120  e vista l’entità di questi ultimi sbarchi, il timore è quello di nuovi e numerosi arrivi.

“Non vogliamo ancora parlare di allarme – ammette il sindaco dell’isola, Dino De Rubeis alla Stampa – ma non possiamo nascondere la nostra preoccupazione” perché con la crisi in atto sarebbe impossibile far rispettare gli accordi bilaterali con la Tunisia e si rischia di riaprire un fronte che si riteneva invece sotto controllo.

M.I.

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