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Latina, fermato uno scafista: responsabile della morte di alcuni migranti

Preso un cittadino nigeriano dalla polizia. Durante una traversata, sette clandestini a bordo della barca hanno perso la vita in mare e lui per mantenere la calma ha picchiato gli altri migranti impauriti

Latina, 3 aprile 2015 – La polizia ha fermato a Latina, nel Lazio, un cittadino nigeriano ritenuto uno scafista, responsabile del trasporto via mare di centinaia di clandestini. In uno dei viaggi dalle coste africane all'Italia, avvenuto nel novembre scorso, hanno perso la vita diversi migranti.

La barca, una delle tante "carrette del mare", partita dalla città libica di Zuara, portava a bordo circa cento persone di varie nazionalità: Nigeria, Senegal, Gambia, Gana, Guinea Bissao. E' sulla barca che i migranti conoscono gli scafisti, due persone con compiti ben precisi: uno al timone e ai comandi e l'altro alla bussola con le carte nautiche.

Durante la drammatica traversata, a causa del mare mosso, 7 occupanti dell'imbarcazione cadono in mare. I due scafisti diventano anche aguzzini, perché per mantenere la calma sull'imbarcazione minacciarono e picchiarono i migranti disperati e impauriti.

L'attività investigativa svolta dalla Digos ha permesso di raccogliere gli elementi di prova per effettuare un fermo di P. G. per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, dato il pericolo concreto da parte di I. T., nigeriano di 23 anni, di poter fuggire, d'intesa con le Procure della Repubblica di Agrigento, competente per i reati connessi allo sbarco del 17 novembre 2014, e Latina competente territorialmente per il fermo.

Sono ancora in corso ulteriori attività di indagine tese a raccogliere ulteriori elementi di prova a carico del medesimo cittadino nigeriano per i reati di tratta e omicidio, oltre a ricercare elementi per individuare tutti gli altri soggetti responsabili dei fatti illeciti contestati.
 

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