Darà assistenza a diecimila persone che stanno scappando da Tripoli
Roma, 2 marzo 2011 – Via libera a una missione umanitaria italiana in Tunisia. E’ quanto è stato deciso al vertice di governo sulla situazione dei profughi in fuga dalla Libia a Palazzo Chigi.
Si calcola che la missione potrà dare assistenza a diecimila persone che stanno scappando da Tripoli. Secondo quanto riferito da fonti presenti al vertice governativo a Palazzo Chigi sulla situazione in Libia e nel Nord Africa, il premier Silvio Berlusconi ha avuto un colloquio telefonico con David Cameron e ha informato il premier britannico della decisione di inviare una missione umanitaria del governo italiano in Tunisia.
Nel corso del vertice, spiegano le stesse fonti, si è fatto il punto su una situazione definita molto critica, perché coinvolge anche un numero molto elevato di bambini. Da qui l’auspicio che altri Paesi possano assumere decisioni analoghe a quella del governo italiano, in considerazione del fatto che sia più utile fornire assistenza sul posto, che fronteggiare un esodo di massa dei profughi libici.
Secondo quanto riferito da chi era presente al vertice a Palazzo Chigi sulla crisi libica, con mezzi italiani sono stati evacuati dalla Libia 1400 connazionali e 800 stranieri.
Intanto anche l’Europa si muove. Venerdì 11 marzo si terrà un vertice Ue straordinario che, secondo quanto si apprende, è stato allargato a tutti i 27 per discutere della questione libica e più in generale degli sviluppi in Africa del Nord. Decisione presa durante un incontro tra il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza comune Catherine Ashton. Proprio il presidente Van Rompuy, nella convocazione ufficiale, fa riferimento ai ”recenti sviluppi nella regione del nostro vicinato meridionale, e in Libia in particolare”, per i quali ”ho deciso di convocare un incontro straodinario del Consiglio europeo, che avrà luogo l’11 marzo a Bruxelles”, si legge nel comunicato.